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CONTENUTO
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,35-45)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Mettersi a servizio per generare vita (Comm. Di don Bruno Baratto)
Con questo brano giungiamo al culmine del percorso proposto dall’evangelista Marco negli ultimi capitoli. Nei versetti appena precedenti si sottolinea la determinazione di Gesù nell’andare verso la sua morte, compresa come modo per compiere la volontà di Dio, e lo sgomento che questo fa nascere in chi lo segue, in chi attendeva dal Messia il trionfo sui romani.
La richiesta di Giacomo e Giovanni è rivelativa di questo “conflitto di interessi” tra Gesù e i suoi.
E’ desiderio di gloria perfino oltre la storia, in quel “tempo futuro” indicato dalla letteratura apocalittica (cf. Dan 7,13-14). Ma Gesù non si lascia deviare dalla “via”, e ribatte assicurando che non tocca a lui la scelta di chi alla fine starà “alla sua destra o alla sua sinistra”: di fatto lo decideranno coloro che lo metteranno in croce, e i posti saranno occupati da due altri condannati a morte infame.
Donare la vita per generare vita
Particolarmente interessante è lo sviluppo che egli propone ai suoi.
Per la prima volta giustifica il senso della sua “via” in modo così chiaro:
“Il Figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per i molti” (Mc 10,45). Il mettersi a servizio di tutti e dare la vita perché la vita di Dio venga generata in tutti certamente stravolge le attese dei discepoli. E anche le nostre, personali ed ecclesiali.
Il rischio del potere come dominio
Il paragone con quanto fanno i «governanti delle nazioni» fa entrare nel pieno dell’area della “politica”, mettendo in risalto l’uso del potere nudo e crudo: “dominare” e “opprimere”. Non a favore di chi è affidato alla propria responsabilità di governo, ma sfruttando piuttosto coloro che sono governati a vantaggio esclusivo di chi li governa. A questa prassi viene opposto un modo di fare contrario: “servire”, fino a essere “sottoposto” (“schiavo”) a coloro di cui si ha responsabilità. E’ chi vuol essere “grande”, “primo” a dover dipendere da coloro che governa, e non viceversa. Questo innanzitutto in termini ecclesiali: sullo sfondo vi è il vissuto della comunità cristiana a cui quel Vangelo è annunciato e nella quale, come in ogni gruppo umano, emergeva la questione della gestione del potere, come già nel primo gruppo dei discepoli di Gesù.
Un altro modo di vivere
A livello personale, ciò che è in gioco è la scelta di Dio di agire nella storia condividendo fino in fondo la sorte degli ultimi, coloro della cui vita il potere si è impadronito, fino a poterli condannare a morte.
Affidare la propria vita a un Dio così è una scelta di fede impegnativa. Da qui ne consegue anche il modo di metterci in relazione con gli altri: rinunciare a dominare, scegliendo di mettere a servizio degli altri le proprie capacità e ricchezze, richiede un’altrettanta impegnativa scelta di fede e una solida maturazione umana, per non cercare nell’esercizio del potere compensazioni ad altri bisogni interiori. E questo nelle relazioni e nei contesti comunitari più “quotidiani”: in famiglia, nel lavoro, nel gruppo degli amici, nella comunità cristiana… Si tratta di lasciarsi pazientemente convertire il cuore e la vita, sostenendoci a vicenda nella testimonianza e nell’azione dello Spirito Santo.
AVVISI
DOMENICA 2O OTTOBRE
GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
In questa Giornata il Papa ci invita a rinnovare il dinamismo missionario di ogni battezzato e ci spinge nuovamente a essere una “Chiesa in uscita” .Tutte le parrocchie e le comunità del mondo raccolgono il frutto delle loro collette e le fanno confluire al fondo di solidarietà della Chiesa universale.
Ore 9.00 San Nicolò: Il nostro Vescovo presiede la S. Messa per i Lagunari e poi benedirà il monumento ai Lagunari defunti presso Ponte De Gasperi.
GIOVEDÌ’ 24 OTTOBRE
Presso – Spazi Bomben – via Cornarotta, alle 17.30, il prof. Paolo Perulli docente di Sociologia economica all’Università del Piemonte Orientale, presenterà il suo libro dal titolo :”Anime creative “Salviamo la cosa pubblica” Una crisi che è anche di leadership. L’antidoto? Ascoltare e fare squadra.
Casa Toniolo 20.30 Il filosofo Luca Grion parlerà della relazione tra intelligenza artificiale e attuale condizione umana . L’incontro, sarà introdotto da don Stefano Didonè, docente di Teologia fondamentale all’Istituto teologico.
DOMENICA 27 OTTOBRE
Ore 11.00 Centro della Famiglia: Il Vescovo Michele presiede la celebrazione eucaristica in occasione dell’avvio della Scuola di formazione familiare.
SANTA BERTILLA Celebrazioni e incontri per la sua festa
Domenica 20 ottobre : Nella cappella dell’Oasi santa Bertilla in piazza dell’Università, messa domenicale alle 16.30, presieduta da don Antonio Guidolin.
Lunedì 21 ottobre si celebrerà solennemente la sua memoria con due messe: alle 10.30, presieduta da don Giancarlo Pivato, cappellano universitario, e alle 19.15 presieduta dal nostro vescovo, Michele Tomasi.
Invitiamo a prendere il depliant “LA DIOCESI DI TREVISO SI FA COMUNITA’ ENERGETICA “ una forma partecipativa il cui principale obiettivo è quello di fornire benefici economici, sociali e ambientali.
ANGOLO DELLA CARITÀ
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Non scordiamoci di chi è nel bisogno. Sempre più persone si rivolgono all’emporio Solidale del Beato Erico per avere viveri e generi vari. All’altare del Cristo Risorto c’è la cassetta per i poveri. Anche un piccolo contributo può essere d’aiuto. Si possono fare versamenti anche sul conto intestato a: San Vincenzo de Paoli , via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO – |
SETTIMANA LITURGICA
| DOMENICA 20 OTTOBRE verde XXIX Domenica del Tempo Ordinario B Liturgia delle ore I settimana Is 53,10-11; Sal 32; Eb 4,14-16; Mc 10,35-45 Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo |
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| LUNEDÌ 21 OTTOBRE verde
Liturgia delle ore I settimana Ef 2,1-10; Sal 99; Lc 12,13-21 Il Signore ci ha fatti e noi siamo suoi |
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| MARTEDÌ 22 OTTOBRE verde Liturgia delle ore I settimana Ef 2,12-22; Sal 84; Lc 12,35-38 Il Signore annuncia la pace al suo popolo |
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| MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE verde
Liturgia delle ore I settimana
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| GIOVEDÌ 24 OTTOBRE verde Liturgia delle I settimana
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| VENERDÌ 25 OTTOBRE verde
Liturgia delle I settimana Ef 4,1-6; Sal 23; Lc 12,54-59 Noi cerchiamo il tuo volto, Signore |
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| SABATO 26 OTTOBRE verde
Liturgia delle ore I settimana Ef 4,7-16; Sal 121; Lc 13,1-9 Andremo con gioia alla casa del Signore |
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| DOMENICA 27 OTTOBRE verde
XXX Domenica del Tempo Ordinario B Liturgia delle ore II settimana Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52 Grandi cose ha fatto il Signore per noi |