FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANALE DAL 28 DICEMBRE 2025 al 4 gennaio 2026

Pubblicato giorno 27 dicembre 2025 - Eventi, Foglio Parrocchiale, In home page

 

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 2,13-15.19-23)

13I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
14Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:Dall’Egitto ho chiamato mio figlio.
19Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». 21Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. 22Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea 23e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Riflessioni dell’assistente spirituale don Alfonso Giorgio per il Vangelo di domenica

Introduzione: La Sfida di Essere un Custode Oggi

Viviamo in un’epoca che ci fa sentire spesso sopraffatti. Pressioni esterne, rivalità sul lavoro e in famiglia, e una confusione generale sui nostri ruoli possono lasciarci disorientati. In questo scenario, come possiamo proteggere ciò che amiamo di più? E se la chiave della nostra resilienza non si trovasse in nuove ideologie, bensì nella sapienza antica incarnata da un falegname silenzioso? La storia della Sacra Famiglia e di San Giuseppe offre un modello sorprendentemente attuale per navigare le difficoltà di oggi, svelandoci che la vera forza, quella capace di custodire e difendere, non risiede dove comunemente pensiamo, ma sgorga da una fonte interiore molto più profonda.

Il mondo è pieno di “Erode”.
Il Vangelo non è un libro di storia; i suoi personaggi sono archetipi. Re Erode è più di un uomo: è lo spirito intramontabile dell’invidia e del potere che ancora oggi cerca di distruggere ciò che è nuovo e puro nel mondo. Questa logica di rivalità si manifesta ovunque: le “lotte di potere” infuriano “nei luoghi di lavoro, nelle famiglie, … persino nelle parrocchie”.
Il messaggio è un potente richiamo al realismo: non possiamo permetterci di essere ingenui, con un’ingenuità che “talvolta rasenta la superbia”, pensando di poter affrontare ogni sfida da soli. Dobbiamo essere vigili e adottare una strategia saggia 
che fa i conti con le nostre debolezze
Se il mondo è pieno di questi “Erode”, qual è la prima linea di difesa? Non una fortezza di pietra, ma la fortezza ben ordinata della famiglia.

La vera forza non viene dai muscoli, ma dalla vita interiore.
Questa è la lezione più profonda e rivoluzionaria. La forza che ha permesso a San Giuseppe di proteggere la sua famiglia non era una forza fisica, ma una forza interiore. Il Vangelo ce lo descrive come “un uomo interiore, profondo”, capace di avere sogni che rivelano la volontà di Dio, di percepire i pericoli e di agire con decisione: “si alza nella notte, prende il bambino e sua madre” e fugge.
In questo, risuona un’eco meravigliosa che attraversa la storia della salvezza.
È bello, infatti, che Giuseppe porti lo stesso nome del suo predecessore, il figlio di Giacobbe, che era anche lui un uomo che sapeva comprendere i sogni.
È un’immagine arcaica di una vita profonda, che ci insegna una verità fondamentale. La capacità di essere un custode non deriva dalla prestanza fisica, ma da un dialogo costante con Dio.“Non si è buoni custodi delle cose perché si hanno i muscoli, perché si è forti, ma perché si ha una vita interiore.”

Conclusione: Custodi, non Narcisisti.
La storia di San Giuseppe ci mette di fronte a un compito tanto bello quanto esigente: essere custodi ed essere fecondi. Per farlo, siamo chiamati a rifiutare le scorciatoie dei “narcisismi, infantilismi, immaturità, mondanità”.
La vera protezione della nostra famiglia richiede la sintesi delle tre lezioni: la lucidità di riconoscere i pericoli del mondo superando la nostra superbia, la saggezza di abbracciare la bellezza dei ruoli complementari e, soprattutto, il coraggio di coltivare quella profonda vita interiore che appartiene a una tradizione sacra e senza tempo.
In un’epoca che celebra l’affermazione di sé, siamo ancora capaci di coltivare la profondità interiore necessaria per diventare veri custodi delle persone che amiamo?

 

AVVISI

28 DICEMBRE DOMENICA
Ore 16.oo – SAN NICOLO’

CHIUSURA ANNO “GIUBILARE DELLA SPERANZA “

Celebrazione eucaristica solenne, presieduta dal Vescovo, per la chiusura del Giubileo, che avviene nello stesso giorno in tutte le diocesi del mondo.
Saremo accompagnati da alcuni segni importanti :
la processione dietro al “crocifisso miracoloso”,
la Comunione sotto le due specie,
il canto del “Te Deum”.
NB. NON CI SARA’ A SAN NICOLO’ LA S.MESSA DELLE 18.30


31
DICEMBRE MERCOLEDI’ ULTIMO GIORNO DELL’ANNO
S. Messa a San Nicolò ore 18.30 con il canto del
TE DEUMdi ringraziamento al Signore

1 GENNAIO 2026 GIOVEDI’
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
SS.Messe a S. Nicolò ore 10.30 e ore 18.30

ANGOLO DELLA CARITÀ

La nostra Parrocchia per i più fragili.
Attraverso l’Emporio Solidale “Beato Erico”, la nostra comunità si fa vicina alle famiglie che vivono momenti di difficoltà. Invitiamo tutti a un gesto di condivisione concreta attraverso:
RACCOLTA ALIMENTI (a lunga conservazione): Tonno, olio, pelati, pasta, zucchero e detersivi, si possono depositare nella Cesta della Carità presso l’altare del Cristo Risorto.
SOSTEGNO ECONOMICO: Tramite la cassetta accanto alla cesta o via bonifico: Intestato a: Soc. San Vincenzo De Paoli Cons. Centrale Treviso – ODV -IBAN: IT51 Z 03069 12080 100000003041 – Causale: Emporio Solidale.
Ogni piccolo dono è un segno di fraternità e speranza.

Grazie per la vostra generosità.

 

 

SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 28 DICEMBRE bianco

SANTA FAMIGLIA A
Liturgia delle ore propria

Sir 3,2-6.12-14; Sal 127; Col 3,12-21; Mt 2,13-15.19-23

Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie

LUNEDÌ 29 DICEMBRE bianco

Ottava di Natale
Liturgia delle ore propria

1Gv 2,3-11; Sal 95; Lc 2,22-35 Gloria nei cieli e gioia sulla terra

MARTEDÌ 30 DICEMBRE bianco

Ottava di Natale
Liturgia delle ore propria

1Gv 2,12-17; Sal 95; Lc 2,36-40 Gloria nei cieli e gioia sulla terra

MERCOLEDÌ 31 DICEMBRE bianco

Ottava di Natale
Liturgia delle ore propria

1Gv 2,18-21; Sal 95; Gv 1,1-18 Gloria nei cieli e gioia sulla terra

GIOVEDÌ 1° GENNAIO bianco

Maria Santissima Madre di Dio (s)
Liturgia delle ore propria

Nm 6,22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21 Dio abbia pietà di noi e ci benedica

VENERDÌ 2 GENNAIO bianco

Ss Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno (m)
Liturgia delle ore I settimana

1Gv 2,22-28 ; Sal 97; Gv 1,19-28 Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore

SABATO 3 GENNAIO bianco

Liturgia delle ore I settimana

1Gv 2,29- 3,6; Sal 97; Gv 1,29-34 Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore

DOMENICA 4 GENNAIO bianco

II DOMENICA DOPO NATALE
Liturgia delle ore II settimana

Sir 24,1-4.12-16; Sal 147; Ef 1,3-6.15-18; Gv 1,1-18

Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi