FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANALE DAL 14 al 21 SETTEMBRE 2025

Pubblicato giorno 13 settembre 2025 - Foglio Parrocchiale

 

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settembre 14 – 21

CONTENUTO

 

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,13-17)

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

 

  COMMENTO DI DON VINCENZO LEONARDO MANULI

Commento di don Vincenzo Leonardo Manuli
Ci vuole abbracciare la croce, vuole abbracciare tutti, è il segno di come Dio ci ha amati, è il segno che suo Figlio ha offerto la vita, per la nostra salvezza, una vita perduta per amore, e che vuole abbracciare tutti, questa è la verità, quella di chi ha vissuto trasformando uno strumento mortifero in strumento di salvezza:
“Con l’intersecazione delle due linee rette, che coincide con il centro, la croce apre il centro verso l’esterno, divide il cerchio in quattro parti, genera il quadrato” (Julien Ries). Nella celebrazione di questa domenica, adoriamo: “il mistero di amore che sulla croce si è manifestato e riconoscere che l’amore del Padre che ha donato il Figlio per la vita del mondo e l’amore del Figlio che ha consegnato se stesso per gli uomini, è ciò che opera la salvezza. L’amore divino e trinitario, trasmesso ai credenti mediante il dono dello Spirito” (LM).
Lo scandalo Un luogo di morte, uno strumento infame, la croce, “la morte di Gesù è stata una “morte di croce” e l’apostolo Paolo ne sottolinea l’aspetto di scandalo il  maledetto da Dio, abbandonato da tutti, scomunicato dal suo gruppo religioso, bandito dalla società civile.
Croce dice infamia, disonore, ignominia. La morte di croce poteva essere augurata come macabra e somma ingiuria per i nemici. Dire morte di croce, significa dunque anche dire traversata degli inferi, raggiungimento del punto più basso nella scala dei valori umani e religiosi. È proprio questa discesa negli abissi dell’inumano e della perdizione, simbolizzata dalla croce, che evoca al meglio il carattere universale della salvezza di Dio. La croce, da simbolo disgraziato e tragico, diviene apertura alla più sconfinata speranza: il cielo non abita solo sulla terra, ma anche negli inferi. Questa è la croce a cui il cristiano può rivolgersi cantando: Ave crux, spes unica!” (LM).
Il paradosso Come si può essere salvati dalla croce? Cosa mostra quell’uomo inerme su cui si è scagliata tutta la violenza del mondo? Quella croce che Gesù aveva preparato durante il suo ministero, che ha annunziato ai discepoli, che ha chiesto a chi voleva seguirlo di assumerla, “seguire Cristo significa, prima o poi, salire sulla croce. Non tanto subire la croce, ma abbracciare la croce, salirvi quasi anelando, quasi con desiderio. Sì, salire la nostra croce. La croce che la vita intaglia e scolpisce per ciascuno di noi giorno dopo giorno attendendo che noi ci lasciamo plasmare a co-crocifissi con Cristo” (EB). Sapevano benissimo i suoi uditori di cosa si trattasse quando si parlava della croce, un supplizio, una infamia, una vergogna. Spogliato di tutto, anche della sua divinità, della sua dignità, così scrive il monaco di Bose Luciano Manicardi:
“Una volta messo in chiaro che non la croce salva ma la vita di colui che vi è steso sopra, la vita che ha preceduto quella morte, dunque la pratica di umanità di Gesù di Nazaret dominata dall’amore, e la vita che ha seguito tale morte, ovvero la resurrezione, la vittoria dell’amore sulla morte, allora può anche aprirsi lo spazio per una meditazione sul simbolo della croce. Il simbolo cruciforme, con l’intersecarsi delle due linee rette che si estendono in quattro direzioni e partono da un punto centrale, è simbolo di orientamento nel mondo”.
La croce  gloriosa La croce non solo è il simbolo del cristianesimo, ma è il simbolo di tutti, dell’amore pieno, completo, il cuore dell’annuncio cristiano, l’more di Dio che non condanna ma salva. Questo è glorioso, “l’orribile croce diventa così un segno luminoso; l’essere issato in alto, su un palo, racconta il regnare di Gesù, esaltato da Dio” (EB). Attenzione, non è un amore teorico, ma un amore concreto: Dio dona suo Figlio. Oggi, parlare di amore, è un argomento troppo inflazionato, perché si parla senza essere testimoni e senza averlo vissuto. Non è un’emozione che passa, un’idea vaga, quello cristiano è l’immagine più chiara di Dio, e nessuno è escluso da questo amore.

 

AVVISI

MARTEDÌ 16 SETTEMBRE – esercizi spirituali coppie
parrocchia di San Giuseppe di Treviso (sala rotonda), alle ore 20.45, presentazione degli Evo (Esercizi spirituali nella vita ordinaria) per gli sposi. Info: 3403552468.

VENERDI’ 19 SETTEMBRE
All’auditorium Santa Caterina, a Treviso, è in programma il convegno “Rete assistenziale nel decadimento cognitivo”. L’incontro rientra tra le iniziative per la Giornata mondiale dell’Alzheimer del 21 settembre, organizzate dall’Ulss 2, e altri numerosi Enti, per promuovere sensibilizzare un tema, sempre più sentito, non un singolo evento, ma oltre un mese di incontri, eventi, convegni.

DOMENICA 21 – G.R.A. PER AZIONE CATTOLICA

L’appuntamento è nella parrocchia di Olmi San Floriano (San Biagio di Callalta), dalle 8.30 alle 15.30. Ci sarà l’intervento del professor Michele Visentin, docente di Filosofia e Scienze umane, counselor professionale. Iscrizioni entro il 15/9. Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.actreviso.it.

 

ANGOLO DELLA CARITÀ

Ricordiamo che l’emporio solidale Beato Erico provvede a distribuire generi alimentari, e per farlo ha bisogno dell’aiuto di tutti . Servono alimenti a lunga conservazione: tonno,olio, pelati, detersivi ecc.. Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto. Per le offerte vicino alla Cesta c’è’ la cassetta per la raccolta in denaro, ed eventualmente si possono fare versamenti sul conto intestato a: SAN VINCENZO DE PAOLI, via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO
GRAZIE

IMPORTANTE
Nel nostro oratorio è aperto il “CENTRO DI ASCOLTO DELLA CITTA” per i poveri.
L’orario è : Lunedì 9-11.30, Giovedì 15.30-17.30.

                                                                                        SETTIMANA LITURGICA  

DOMENICA 14 SETTEMBRE rosso

ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE (f)
Liturgia delle ore propria

Nm 21,4b-9 opp. Fil 2,6-11; Sal 77; Gv 3,13-17 – Non dimenticate le opere del Signore!

LUNEDÌ 15 SETTEMBRE bianco

B.V. Maria Addolorata (m) Liturgia delle ore propria

1Tm 2,1-8;Sal 27; Gv 19,25-27 opp. Lc 2,33-35

Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia supplica

MARTEDÌ 16 SETTEMBRE rosso

Ss. Cornelio e Cipriano (m) Liturgia delle ore IV settimana

1Tm 3,1-13; Sal 100; Lc 7,11-17 – Camminerò con cuore innocente

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE verde
Liturgia delle ore IV settimana

1Tm 3,14-16; Sal 110; Lc 7,31-35 – Grandi sono le opere del Signore

GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE verde

Liturgia delle ore IV settimana

1Tm 4,12-16; Sal 110; Lc 7,36-50 – Grandi sono le opere del Signore

VENERDÌ 19 SETTEMBRE verde
Liturgia delle ore IV settimana
1Tm 6,2c-12; Sal 48; Lc 8,1-3

 

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli

SABATO 20 SETTEMBRE rosso

Liturgia delle ore IV settimana

1Tm 6,13-16; Sal 99; Lc 8,4-15 – Presentatevi al Signore con esultanza

DOMENICA 21 SETTEMBRE verde

XXV DOMENICA T.O. C
Liturgia delle ore I settimana

Am 8,4-7; Sal 112; 1Tm 2,1-8; Lc 16,1-13       Benedetto il Signore che rialza il povero