FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANALE DAL 2 al 9 FEBBRAIO 2025

Pubblicato giorno 31 gennaio 2025 - Foglio Parrocchiale

 

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febbraio 2- 9

CONTENUTO

 

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,22-40)

22Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – 23come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

25Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

29«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, 30perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31preparata da te davanti a tutti i popoli: 32luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».

33Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 35– e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».36C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, 37era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

39Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. 40Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

 

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

 

FESSURA SULL’INFINITO ( comm. Di P. E. Ronchi)

Io non morirò senza aver visto l’offensiva di Dio, l’offensiva della luce; l’offensiva del bene che, anche se invisibile, lievita e fermenta nelle vene del mondo.
Maria e Giuseppe portarono il Bambino al tempio, per presentarlo al Signore. Una giovane coppia col suo primo bambino porta la povera offerta dei poveri, due tortore, ma anche il più prezioso dono del mondo: un bambino.
Sulla soglia, due anziani in attesa, Simeone e Anna: “Che attendevano”, dice Luca, cioè che avevano speranza: perché le cose più importanti del mondo non vanno cercate, vanno attese (S. Weil). Quando il discepolo è pronto, il maestro arriva.
Non sono le gerarchie religiose ad accogliere il bambino, ma due laici innamorati di Dio, occhi velati dalla vecchiaia ma ancora accesi dal desiderio, il passato che tiene fra le braccia il futuro del mondo.
Perché Gesù non appartiene all’istituzione, non è dei preti ma dell’umanità. E’ Dio che si incarna nelle creature e tracima dovunque, nella vita che finisce e in quella che fiorisce. E’ nostro, di tutti gli uomini e di tutte le donne. Appartiene agli assetati, ai sognatori, come Simeone; a quelli che sanno vedere oltre, come Anna; a quelli capaci di incantarsi davanti a un neonato. Dio lo incontri attraverso la tua umanità.
Lo Spirito aveva rivelato a Simeone che “non avrebbe visto la morte senza aver prima veduto il Messia”. Sono parole che la Bibbia conserva perché le stampiamo nel cuore: anch’io, come Simeone, non morirò senza aver visto il Signore. Il viaggio non finirà nel nulla, ma in un abbraccio.
Io non morirò senza aver visto l’offensiva di Dio, l’offensiva della luce, che è già in atto dovunque; l’offensiva del bene che, anche se invisibile, lievita e fermenta nelle vene del mondo.
“Simeone aspettava la consolazione di Israele”. Lui sapeva aspettare, come fa chi ha speranza. Se attendi, gli occhi si fanno attenti, penetranti, vigili. E vedono: “ho visto la luce, da te preparata per tutti”! Ma quale luce emana da questo piccolo figlio della terra, un neonato che sa solo piangere e succhiare il latte? Il sapiente d’Israele ha colto l’essenziale: la luce di Dio è Gesù, è carne illuminata, storia fecondata, innesto del cielo nella terra. La salvezza non è un’opera particolare, un fatto preciso, ma è Dio che è venuto, si è perso nel mondo, è naufragato negli amori, si è impigliato nei sorrisi e nelle croci dello sterminato accampamento umano, si è nutrito anche lui dei nostri nutrimenti umani. E non se ne andrà più.
“Egli è qui per la risurrezione”: per lui nessuno è perduto, nessuno finito per sempre, è possibile ricominciare da capo e ripartire ad ogni alba. È qui come una mano che ti prende per mano e ti tira su, sussurrando: “talità kum”, bambina alzati! Sorgi, rivivi, risplendi, riprendi la danza della vita.
Tornarono quindi alla loro casa. E il Bambino cresceva e la grazia di Dio era su di lui”. Tornarono alla santità, alla profezia e al magistero della famiglia, che vengono prima di quello del tempio; alla casa dove arde in appartata fiamma la vita; alla famiglia che è santa perché l’amore vi celebra la sua festa, e ne fa la più viva fessura sull’infinito.

 

AVVISI

DOMENICA 2 FEBBRAIO
SI CELEBRA LA 47ª GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA NEL CONTESTO DEL GIUBILEO.
Messaggio della CEI : “Sulla base della «Spes non confundit», la bolla dell’Anno Santo 2025, sostiene «il desiderio dei giovani di generare nuovi figli e figlie, come frutto della fecondità del loro amore, che dà futuro a ogni società ed è questione di speranza: dipende dalla speranza e genera speranza. La Chiesa promuova un’alleanza sociale per la speranza, che lavori per un avvenire segnato dal sorriso di tanti bambini che riempiano le troppe culle vuote».

DOMENICA 2 FEBBRAIO ALLE ORE 19.00, IN DUOMO, FESTA DELLA VITA CONSACRATA

DOMENICA 2 FEBBRAIO

Si celebra oggi ancheLA CANDELORA, con la benedizione dei ceri nelle chiese in ricordo della presentazione di Gesù al tempio, avvenuta, secondo la tradizione, 40 giorni dopo la nascita. Ecco perché si festeggia 40 giorni dopo il Natale, cioè il 2 febbraio. La luce e le candele, in questa tradizione, sono una metafora della rivelazione di Gesù

DOMENICA 9 FEBBRAIO
A Treviso, inizia nella chiesa di Santa Caterina con , “Suoni, segreti e meraviglie degli organi di Treviso”, la 14ª edizione di Pagine d’organo, festival internazionale d’organo in programma dal 9 febbraio al 23 marzo. Per ulteriori informazioni, contattare fondazione Antiqua Vox, comunicazione@antiquavox.it, www.antiquavox.it, 0422 442504 – 351 9580807.

 

ANGOLO  DELLA CARITA’

Ricordiamoci sempre di chi è nel bisogno e doniamo loro la possibilità di avere il necessario, sopratutto in questo periodo in cui il freddo rende tutto più difficile da superare.
C’è sempre nella nostra Chiesa LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto. Per chi non può provvedere in modo diretto, può mettere le offerte nella cassetta accanto alla CESTA e/o fare versamenti sul conto intestato a: SAN VINCENZO DE PAOLI, via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO      
GRAZIE

SETTIMANA  LITURGICA

DOMENICA 2 FEBBRAIO bianco

Presentazione del Signore (f)
Liturgia delle ore propria

Ml 3,1-4; Sal 23; Eb 2,14-18; Lc 2,22-40
Vieni, Signore, nel tuo tempio santo

LUNEDÌ 3 FEBBRAIO verde

Liturgia delle ore IV settimana

Eb 11,32-40; Sal 30; Mc 5,1-20

Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore

MARTEDÌ 4 FEBBRAIO verde

Liturgia delle ore IV settimana

Eb 12,1-4; Sal 21; Mc 5,21-43

Ti loderanno, Signore, quelli che ti cercano

MERCOLEDÌ 5 FEBBRAIO rosso

S. Agata (m)
Liturgia delle ore IV settimana

Eb 12,4-7.11-15; Sal 102; Mc 6,1-6

L’amore del Signore è da sempre

GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO rosso

Ss. Paolo Miki e c. (m)
Liturgia delle ore IV settimana

Eb 12,18-19.21-24; Sal 47; Mc 6,7-13

Abbiamo conosciuto, Signore, il tuo amore

 

VENERDÌ 7 FEBBRAIO verde
Liturgia delle ore IV settimana

Eb 13,1-8; Sal 26; Mc 6,14-29

Il Signore è mia luce e mia salvezza

SABATO 8 FEBBRAIO verde

Liturgia delle ore IV settimana

Eb 13,15-17.20-21; Sal 22; Mc 6,30-34

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla

DOMENICA 9 FEBBRAIO verde

V Domenica del Tempo Ordinario C
Liturgia delle ore I settimana

Is 6,1-2a.3-8; Sal 137; 1Cor 15,1-11; Lc 5,1-11

Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria