FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANALE DAL 23 al 30 GIUGNO 2024

Pubblicato giorno 21 giugno 2024 - Foglio Parrocchiale

PER LEGGERE E/O STAMPARE CLICCARE QUI SOTTO
GIUGNO 23 – 30

 

CONTENUTO

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 4,35-41)
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

 

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

                                                                             UN GRANELLO DI QUIETE
La nostra vita è come il mare di Galilea, a volte calmo e a volte in tempesta, ma le nostre instabili e piccole barche sono state costruite non per restare ancorate in porto, ma per prendere il largo.
Siamo tutti naviganti, non possiamo fare a meno di attraversare il lago.
“Passiamo all’altra riva” dice Gesù, e i discepoli accolgono il suo invito e si mettono in barca: e lo presero con sé, così com’era.
La risposta, senza parole, è raccontata dai gesti “minacciò il vento, parlò al mare, che assicurano a ciascuno: mi importa di te, mi importa la tua vita, tu sei importante. Mi importano i passeri del cielo e tu vali più di molti passeri, mi importano i gigli del campo e tu sei più bello di loro.
Tu mi importi al punto che ti ho contato i capelli in capo e tutta la paura che porti nel cuore. E sono qui. A farmi argine e confine alla tua paura. Sono qui nel riflesso più profondo delle tue lacrime.
La fede non è una assicurazione contro le burrasche della vita; le tempeste non si evitano e non si fuggono, si attraversano. Perché avete così tanta paura?
Dio non è altrove e non dorme. È già qui, sta nelle braccia degli uomini, forti sui remi; sta nella presa sicura del timoniere; è nelle mani che svuotano l’acqua che allaga la barca; negli occhi che scrutano la riva, nell’ansia che anticipa la luce dell’aurora. Il Signore salva attraverso persone (R. Guardini).
Dio è presente, ma a modo suo; vuole salvarmi, ma lo fa chiedendomi di mettere in campo tutte le mie capacità, tutta la forza del cuore e dell’intelligenza.
I discepoli vogliono un Dio che spazzi via le tempeste, e subito!E invece Dio si fida di loro e li accompagna nel mezzo della burrasca.
Non agisce al posto mio, ma insieme a me; non mi esenta dalla traversata, ma mi accompagna nell’oscurità. Non mi custodisce dalla paura, ma nella paura.
Così come non ha salvato Gesù dalla croce, ma nella croce.
Perché avete paura? Non avete ancora fede? I discepoli hanno fede sì, ma nel Dio che risolve i problemi, che tappa i buchi della nostra fragilità, lui invece scava pozzi di coraggio e dignità.
Non avete fede? Credere nel miracolo non è vera fede; troppo facile, troppo comodo. Quanta gente ha più fede nei miracoli che in Dio! “No, credere a Pasqua non è vera fede. Troppo bello sei a Pasqua.
Fede vera è al venerdì santo….” (D. M. Turoldo).Fede è perseverare nella burrasca. E dopo che ha fatto tutto ciò che poteva al cristiano si apre lo spazio di un di più, un qualcosa che Lui solo ha, una pace sul mare, il miracolo imprevisto, il vento che tace, lo scintillio della fiducia negli altri.
Il di più di Dio, che non sta in riva al lago ad osservare, ma è presente nel buio, come granello di luce nella notte, granello di quiete, di fiducia, di bonaccia. Che inonda di pace perfino le nostre tempeste.

                                                                                              AVVISI

 

Mercoledì 26 giugno
Ore 10.00 Cattedrale: il vescovo, mons. Michele Tomasi, presiederà la celebrazione eucaristica nella memoria liturgica del beato Longhin, vescovo di Treviso, alla quale seguirà la venerazione alla tomba.
—————————–
Il Papa: la scienza sia a servizio dell’uomo, non per la sua distruzione
Nell’udienza ai partecipanti al convegno organizzato in memoria di monsignor George Lemaître, sacerdote e cosmologo belga, Francesco sottolinea come il” suo cammino di fede lo conduce alla consapevolezza che creazione e Big-bang sono due realtà distinte, e che il Dio in cui crede non può essere un oggetto facilmente categorizzabile dalla ragione umana, ma è il “Dio nascosto”, che rimane sempre in una dimensione di mistero, non totalmente comprensibile……
…La Chiesa è attenta a tali ricerche e le promuove, perché esse scuotono la sensibilità e l’intelligenza degli uomini e delle donne del nostro tempo. L’inizio dell’universo, la sua evoluzione ultima, la struttura profonda dello spazio e del tempo pongono gli esseri umani di fronte a una ricerca affannosa di senso, in uno scenario vastissimo dove essi rischiano di perdersi… Papa Francesco, conclude dicendo che “Fede e scienza possono essere unite nella carità, se la scienza viene messa al servizio degli uomini e delle donne del nostro tempo, e non distorta a loro danno o addirittura per la loro distruzione. Vi incoraggio ad andare alle periferie della conoscenza umana: è qui che si può fare esperienza del Dio Amore, che soddisfa e appaga la sete del nostro cuore.”


                                                                                 ANGOLO DELLA CARITA’
Non scordiamoci di chi è nel bisogno. All’altare del Cristo Risorto c’è la cassetta per i poveri. Anche un piccolo contributo può essere d’aiuto. Sono sempre più numerose le persone che si rivolgono all’emporio solidale per la distribuzione di generi alimentari. (servono sopratutto latte UHT,olio di semi,farina zucchero). Si possono anche fare versamenti sul conto intestato a:
San Vincenzo de Paoli , via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO –

                                                GRAZIE

 

                                        SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 23 GIUGNO verde

XII Domenica del Tempo Ordinario B

Liturgia delle ore IV settimana

Gb 38,1.8-11; Sal 106; 2Cor 5,14-17; Mc 4,35-41

Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre

LUNEDÌ 24 GIUGNO bianco

Natività di S. Giovanni Battista (s)

Liturgia delle ore propria

Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80

Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda

MARTEDÌ 25 GIUGNO verde

Liturgia delle ore III settimana

2Re 19,9b-11.14-21.31-35a.36; Sal 47; Mt 7,6.12-14

Dio ha fondato la sua città per sempre

MERCOLEDÌ 26 GIUGNO verde

Liturgia delle ore III settimana

2Re 22,8-13; 23,1-3; Sal 118; Mt 7,15-20

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti

 

GIOVEDÌ 27 GIUGNO verde

Liturgia delle ore III settimana

2Re 24,8-17; Sal 78; Mt 7,21-29

Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome

 

VENERDÌ 28 GIUGNO rosso

S. Ireneo (m)
Liturgia delle ore III settimana

2Re 25,1-12; Sal 136; Mt 8,1-4

In terra d’esilio leviamo il nostro canto

SABATO 29 GIUGNO rosso

Ss. Pietro e Paolo, apostoli (s)

Liturgia delle ore propria

At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19

Il Signore mi ha liberato da ogni paura

DOMENICA 30 GIUGNO verde

XIII Domenica del Tempo Ordinario B

Liturgia delle ore I settimana

Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato