FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA DAL 21 al 28 aprile 2024

Pubblicato giorno 20 aprile 2024 - Foglio Parrocchiale

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APRILE 21 – 28

CONTENUTO

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,11-18)

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

 

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

Il Dio-pastore dona la vita anche a chi gliela toglie

 

Io sono il buon pastore! Per sette volte Gesù si presenta: “Io sono” pane, vita, strada, verità, vite, porta, pastore buono. E non intende “buono” nel senso di paziente e delicato con pecore e agnelli; non un pastore, ma il pastore, quello vero, l’autentico. Non un pecoraio salariato, ma quello, l’unico, che mette sul piatto la sua vita. Sono il pastore bello, dice letteralmente il testo evangelico originale. E noi capiamo che la sua bellezza non sta nell’aspetto, ma nel suo rapporto bello con il gregge, espresso con un verbo alto che il Vangelo oggi rilancia per ben cinque volte: io offro! Io non domando, io dono. Io non pretendo, io regalo. Qual è il contenuto di questo dono? Il massimo possibile: “Io offro la vita”. Molto di più che pascoli e acqua, infinitamente di più che erba e ovile sicuro. Il pastore è vero perché compie il gesto più regale e potente: dare, offrire, donare, gettare sulla bilancia la propria vita.
Ecco il Dio-pastore che non chiede, offre; non prende niente e dona il meglio; non toglie vita ma dà la sua vita anche a coloro che gliela tolgono. Cerco di capire di più: con le parole “io offro la vita” Gesù non si riferisce al suo morire, quel venerdì, inchiodato a un legno. “Dare la vita” è il mestiere di Dio, il suo lavoro, la sua attività inesausta, inteso al modo delle madri, al modo della vite che dà linfa al tralci (Giovanni), della sorgente che zampilla acqua viva (Samaritana), del tronco d’olivo che trasmette potenza buona al ramo innestato (Paolo). Da lui la vita fluisce inesauribile, potente, illimitata.
Il mercenario, il pecoraio, vede venire il lupo e fugge perché non gli importa delle pecore. Al pastore invece importano, io gli importo. Verbo bellissimo: essere importanti per qualcuno! E mi commuove immaginare la sua voce che mi assicura: io mi prenderò cura della tua felicità.
E qui la parabola, la similitudine del pastore bello si apre su di un piano non realistico, spiazzante, eccessivo: nessun pastore sulla terra è disposto a morire per le sue pecore; a battersi sì, ma a morire no; è più importante salvare la vita che il gregge; perdere la vita è qualcosa di irreparabile. E qui entra in gioco il Dio di Gesù, il Dio capovolto, il nostro Dio differente, il pastore che per salvare me, perde se stesso.
L’immagine del pastore si apre su uno di quei dettagli che vanno oltre gli aspetti realistici della parabola (eccentrici li chiama Paul Ricoeur). Sono quelle feritoie che aprono sulla eccedenza di Dio, sul “di più” che viene da lui, sull’impensabile di un Dio più grande del nostro cuore. Di questo Dio io mi fido, a lui mi affido, credo in lui come un bambino e vorrei mettergli fra le mani tutti gli agnellini del mondo.

AVVISI

DOMENICA 21 APRILE 61 GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI (dalla “Vita del Popolo)
E’ una giornata di preghiera che vuole cogliere l’invito di papa Francesco di chiedere assiduamente al Signore ambienti adeguati, nelle parrocchie.
Fare casa […] è imparare a sentirsi uniti agli altri al di là di vincoli utilitaristici e funzionali, uniti in modo da sentire la vita un po’ più umana. Creare casa è permettere che la profezia prenda corpo e renda le nostre ore e i nostri giorni meno inospitali, meno indifferenti e anonimi.
È creare legami che si costruiscono con gesti semplici, quotidiani
GIOVEDI’ 25 APRILE
Le manifestazioni previste nella città di Treviso sono : al cimitero comunale maggiore (ore 10), in centro città, in piazza Indipendenza, alle 11.30, deposizione delle corone alle lapidi dei partigiani e internati caduti .
Sabato 27 aprile – SAN LIBERALE Patrono della ns citta’
Ore 10.00 Cattedrale: Celebrazione eucaristica nella solennità del Santo , presieduta dal Vescovo Michele
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FORMAZIONE ANIMATORI ESTIVI
Destinatari: fino a un massimo di 25 ragazzi/e dai 14 ai 17 anni, tre giornate residenziali (14-15-16 giugno, dal venerdì pomeriggio,alla domenica, nella sede del Pime di Treviso, via S. Venier 32.
Info e contatti: educazionetreviso@pimemilano.com, Francesca 389 7851440.

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A PAG. 3 SULLA “VITA DEL POPOLO” di questa settimana 3 articoli da leggere sulla dispersione scolastica: Giovani sempre più invisibili . Un aiuto nel percorso di studi – Intervista a Yasin, uno dei ragazzi sostenuti dai Lions Club di Treviso . Dati istat : Il quadro sulla dispersione scolastica: oltre un ragazzo su dieci non ha un diploma o una qualifica

 

ANGOLO DELLA CARITA’

Molte sono le necessità che vengono manifestate e i mezzi a disposizione mai sufficienti.
E’ sempre attivo l’emporio solidale per la distribuzione di generi alimentari . Servono alimenti a lunga conservazione: tonno,olio, pelati, detersivi ecc..  Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto.
GRAZIE PER LA VOSTRA GENEROSITA’

 

SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 21 APRILE bianco

IV Domenica di Pasqua
Liturgia delle ore IV settimana

At 4,8-12; Sal 117; 1Gv 3,1-2; Gv 10,11-18
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo

LUNEDÌ 22 APRILE bianco
Liturgia delle ore IV settimana
At 11,1-18; Sal 41 e 42; Gv 10,1-10 (B,C) Gv 10,11-18 (A)
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente
MARTEDÌ 23 APRILE bianco

II di Pasqua
Liturgia delle ore IV settimana

At 11,19-26; Sal 86; Gv 19,22-30
Genti tutte, lodate il Signore

MERCOLEDÌ 24 APRILE bianco

II di Pasqua
Liturgia delle ore IV settimana

At 12,24 – 13,5; Sal 66; Gv 12,44-50
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti

GIOVEDÌ 25 APRILE rosso

S. Marco, evangelista (f)
Liturgia delle ore propria

1Pt 5,5b-14; Sal 88; Mc 16,15-20
Canterò in eterno l’amore del Signore

 

VENERDÌ 26 APRILE bianco

II di Pasqua
Liturgia delle ore IV settimana

At 13,26-33; Sal 2; Gv 14,1-6
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato

SABATO 27 APRILE bianco

II di Pasqua
Liturgia delle ore IV settimana

At 13,44-52; Sal 97; Gv 14,7-14
Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio

DOMENICA 28 APRILE bianco

V Domenica di Pasqua
Liturgia delle ore I settimana

At 9,26-31; Sal 21; 1Gv 3,18-24; Gv 15,1-8
A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea