FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA DAL 24 al 31 MARZO 2024

Pubblicato giorno 23 marzo 2024 - Foglio Parrocchiale

 

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marzo 25 31

CONTENUTO

Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Marco – (Mc 14,1-15,47)

– Cercavano il modo di impadronirsi di lui per ucciderlo
Mancavano due giorni alla Pasqua e agli Àzzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesù con un inganno per farlo morire. Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non vi sia una rivolta del popolo».
– Ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura
Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: «Perché questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.
Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. Ella ha fatto ciò che era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità io vi dico: dovunque sarà proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirà anche quello che ha fatto»……………

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

                                                                                    L’ABBANDONATO S’ABBANDONA

Il soldato vede oltre; capisce che solo Dio si consegna alla Notte passando dall’abbandono di Dio («perché mi hai abbandonato?») all’abbandono a Dio («nelle tue mani…»), rappresentandoci tutti nei nostri dolori.
Ecco l’uomo! Appare al balcone dell’universo il volto di Gesù intriso di sangue. Il dolore sotto cui vacilla è quello di tutti noi, lungo le strade contorte della vita, nei sentieri indifesi della storia dell’uomo.
Eccolo, il Figlio di Dio! Ciò che vediamo non è lo splendore dell’onnipotente, ma il patire di un Dio appassionato. «Dio prima patì e poi si incarnò. Caritas est passio. L’amore è passione e patimento » (Origene). «E chi ama di più si prepari a patire di più» (sant’Agostino).
Un patire che vedo in Lui e nelle donne che osservano da lontano, primo nucleo di timida Chiesa nascente. Guardano Gesù con lo stesso sguardo appassionato con cui Dio guarda l’uomo. Solo fra le donne Gesù non ha avuto nemici.
La Chiesa nasce dalla contemplazione del Dio crocifisso. «A farci cristiani non sono i riti, ma il partecipare alla sofferenza di Dio» (Dietrich Bonhoeffer). L’ha capito, insieme con loro, un soldato esperto di morte: “costui era figlio di Dio”.
Cosa ha visto in quella morte di così diverso? Non dei prodigi, non l’annuncio della risurrezione. L’esperto di morte, in quella morte diversa, ha visto Dio. Un Dio capovolto, che non sacrifica nessuno, sacrifica se stesso, non spezza nessuno, spezza se stesso. Ha visto che il cuore della passione del Nazareno era una passione per Dio e per l’uomo. Morire così è cosa solo da Dio, la sua rivelazione.“Scendi dalla croce!” gridavano. Ma se scende, non è più il nostro Dio, torna a prevalere la solita logica umana che fa vincere il più forte.
E il soldato invece vede oltre; capisce che solo Dio non scende dal legno, che solo Lui si consegna alla Notte passando dall’abbandono di Dio («perché mi hai abbandonato?») all’abbandono a Dio («nelle tue mani…»), rappresentandoci tutti nei nostri dolori.Vede il supremo potere che si disarma, dando vita e perdono a chi dà la morte, vede la violenza annullata perché presa su di sé. Ha visto che questa nostra storia partorisce un’altra storia; che questo mondo porta un altro mondo nel grembo.Io so che non capirò mai la croce, l’uomo non regge questo amore troppo limpido; ma Dio non è venuto perché lo capissimo, ma perché ci aggrappassimo a Lui, alla sua croce, lasciandoci sollevare in alto, nella risurrezione. La fede è abbandonarsi all’abbandonato amore.
E noi qui, disorientati e stupiti come le donne, come il centurione, noi sentiamo che nella Croce c’è attrazione, c’è mistero, c’è seduzione e bellezza.
La suprema bellezza della storia è quella accaduta fuori Gerusalemme, su quella piccola collina, dove il Figlio del Dio infinito si lascia inchiodare a un pezzo di legno, grande appena quanto basta per morirvi.
Come è stato per le donne, anche la mia fede poggia salda sulle mura più forti del mondo: un atto d’amore perfetto.

 

AVVISI

SETTIMANA SANTA
Per gli orari della liturgia si rimanda al foglietto predisposto appositamente.

UDIENZA GENERALE DI PAPA FRANCESCO
DI MERCOLEDI 20 MARZO

E’ alla virtu della prudenza che è stata dedicata la catechesi all’udienza generale. Gesù nei Vangeli parla della prudenza ed esorta più volte i suoi ad essere prudenti. “In un mondo dominato dall’apparire, dai pensieri superficiali, dalla banalità sia del bene che del male – osserva Francesco – l’antica lezione della prudenza merita di essere recuperata”.
E’ importante però chiarire il significato di prudenza, afferma il Papa, sarebbe un errore ad esempio credere che si tratti della caratteristica “di una persona timorosa” e sempre in dubbio su quale azione intraprendere. N’è dobbiamo pensare alla prudenza come solo a una forma di cautela. E prosegue: Accordare un primato alla prudenza significa che l’azione dell’uomo è nelle mani della sua intelligenza e libertà. La persona prudente è creativa: ragiona, valuta, cerca di comprendere la complessità del reale e non si lascia travolgere dalle emozioni, dalla pigrizia, dalle pressioni, dalle illusioni.

ANGOLO DELLA CARITA’

In questo momento di Quaresima prestiamo attenzione al nostro prossimo. Aiutare chi si trova in difficoltà economiche rientri tra i nostri impegni. Molte sono le necessità che vengno manifestate e i mezzi a disposizione mai sufficienti.
E’ sempre attivo l’emporio solidale per la distribuzione di generi alimentari . Servono alimenti a lunga conservazione: tonno,olio, pelati, detersivi ecc..
Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto.

 

SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 24 MARZO rosso

Domenica delle Palme: Passione del Signore B

Liturgia delle ore II settimana

Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mc 14,1 – 15,47

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

LUNEDÌ 25 MARZO viola

Settimana Santa
Liturgia delle ore II settimana

Is 42,1-7; Sal 26; Gv 12,1-11

Il Signore è mia luce e mia salvezza

MARTEDÌ 26 MARZO viola

Settimana Santa
Liturgia delle ore II settimana

Is 49,1-6; Sal 70; Gv 13,21-33.36-38

La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza

MERCOLEDÌ 27 MARZO viola

Settimana Santa
Liturgia delle ore II settimana

Is 50,4-9a; Sal 68; Mt 26,14-25

O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi

GIOVEDÌ 28 MARZO bianco

Giovedì Santo Cena del Signore

Liturgia delle ore propria

Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1Cor 11,23-26; Gv 13,1-15

Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza

 

VENERDÌ 29 MARZO rosso

Venerdì Santo Passione del Signore

Liturgia delle ore propria

Is 52,13-53,12; Sal 30; Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1-19,42

Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito

SABATO 30 MARZO bianco

Veglia Pasquale

Liturgia delle ore propria

Rm 6,3-11; Sal 117; A: Mt 28,1-10; B: Mc 16,1-7; C: Lc 24,1-12

Alleluia, alleluia, alleluia

DOMENICA 31 MARZO bianco

Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore

Liturgia delle ore V settimana

At 10,34a.37-43; Sal 117; Col 3,1-4 opp. 1Cor 5,6-8; Gv 20,1-9 (sera: Lc 24,13-35)

Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo