La Pasqua racchiude in sé tutto il mistero cristiano.
Con la Passione Cristo si è immolato per l’uomo, liberandolo dal peccato .
Con la Rissurezione ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all’uomo il proprio destino, cioè la risurrezione nel giorno finale, ma anche il risveglio
alla vera vita.
SETTIMANA SANTA
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PASQUA DI RISURREZIONE SABATO SANTO: 30 MARZO ORE 21.00 IN SAN NICOLO’ Veglia Pasquale con la benedizione del fuoco, liturgia della Luce e della Parola Santa Messa DOMENICA DI PASQUA: 31 MARZO SANTE MESSE IN SAN NICOLO’ ore 10.30– ore 18.30 LUNEDI’ DELL’ANGELO: 1 APRILE S. MESSA ORE 10.30 A S. NICOLO’ (unica) |
ANGOLO DELLA CARITA
In questo tempo di Pasqua, ricordiamoci dell’importanza di essere generosi con chi è in difficoltà. Anche un piccolo gesto può aiutare.
In un momento così difficile per tante persone, il nostro aiuto e la nostra solidarietà possono portare speranza e conforto.
Condividiamo ciò che abbiamo con chi ha meno fortuna, perché l’amore e la generosità sono i veri segni della Pasqua.
Insieme possiamo fare la differenza.
Buona Pasqua a tutti!
OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Basilica di San Pietro
Sabato Santo, 8 aprile 2023
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Ecco allora che cosa fa la Pasqua del Signore: ci spinge ad andare avanti, a uscire dal senso di sconfitta, a rotolare via la pietra dei sepolcri in cui spesso confiniamo la speranza, a guardare con fiducia al futuro, perché Cristo è risorto e ha cambiato la direzione della storia;
ma, per fare questo, la Pasqua del Signore ci riporta al nostro passato di grazia, ci fa riandare in Galilea, là dov’è iniziata la nostra storia d’amore con Gesù, dove è stata la prima chiamata.
Ci chiede, cioè, di rivivere quel momento, quella situazione, quell’esperienza in cui abbiamo incontrato il Signore, abbiamo sperimentato il suo amore e abbiamo ricevuto uno sguardo nuovo e luminoso su noi stessi, sulla realtà, sul mistero della vita.
Fratelli e sorelle, per risorgere, per ricominciare, per riprendere il cammino, abbiamo sempre bisogno di ritornare in Galilea, cioè di riandare non a un Gesù astratto, ideale, ma alla memoria viva, alla memoria concreta e palpitante del primo incontro con Lui.
Sì, per camminare dobbiamo ricordare; per avere speranza dobbiamo nutrire la memoria.
E questo è l’invito: ricorda e cammina!
Se recuperi il primo amore, lo stupore e la gioia dell’incontro con Dio, andrai avanti. Ricorda e cammina. ……………
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DON TIZIANO E LA COMUNITA’ CRISTIANA:
SCAMBIAMOCI RECIPROCAMENTE CON GIOIA GLI AUGURI DI UNA SANTA PASQUA