FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA DAL 14 al 21 gennaio 2024

Pubblicato giorno 13 gennaio 2024 - Foglio Parrocchiale

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gennaio 14- 21

CONTENUTO

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,35-42)
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro:
«Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

 

COMMENTO AL VANGELO DI P. ERMES RONCHI

In quel «cosa cercate?» la pedagogia del Signore
Gesù allora si voltò e disse: «Che cercate?».
Le prime parole del Gesù storico sono una domanda.
È la pedagogia di quel giovane rabbi, che sembra quasi dimenticare se stesso per mettere in primo piano i due che lo seguono, le loro attese, le loro domande: prima venite voi, dopo io.
Amore vero mette sempre il tu prima dell’io. Le prime parole del Gesù storico e le prime del Cristo risorto sono la stessa domanda raddoppiata
(che cercate? donna chi cerchi?) e rivelano che il Maestro dell’esistenza non vuole imporsi, non gli interessa stupire, abbagliare, indottrinare, ma la sua passione è farsi vicino, mettersi a fianco, ascoltare, rallentare il passo, l’arte dell’accompagnamento.
Che cosa cercate? Con questa domanda Gesù non si rivolge all’intelligenza, alle emozioni, alla volontà dei due, ma va più a fondo; non interroga la teologia di Maddalena, ma scende nella sua nuda umanità.
E formula un interrogativo al quale tutti sono in grado di rispondere, i colti e gli ignoranti, i laici e i religiosi, i giusti e i peccatori. Gesù, il Maestro del cuore, pone le domande del cuore, quelle che fanno vivere: si rivolge subito al desiderio profondo, al tessuto sorgivo dell’essere.
Che cosa cercate? Significa: qual è il vostro desiderio più forte? Che cosa desiderate più di tutto dalla vita?
Gesù, che è il vero Maestro ed esegeta del desiderio, ci insegna a non consultarci con le nostre paure, ma con i nostri desideri, progetti e speranze. Libera il futuro e fame di cielo, salva l’importanza del desiderio, motore della vita, dalla depressione, dal rattrappirsi, dall’essere banale.
Con questa semplice domanda: che cosa cercate? Gesù fa capire che la nostra identità specifica è di essere creature di ricerca e di desiderio. Perché a tutti manca qualcosa: infatti la ricerca nasce da una assenza, da un vuoto che chiede di essere colmato.
E la domanda diventa: che cosa mi manca? Quale vuoto mi morde? Gesù non chiede, ai due ragazzi che lo seguono, per prima cosa sacrifici, rinunce o penitenze; non impone di immolarsi sull’altare del dovere o dello sforzo. Chiede la cosa più importante: di rientrare nel cuore, di comprenderlo, di conoscere che cosa desiderano di più, che cosa li fa felici, che cosa si muove nel loro spazio vitale, cosa li muove. Di ascoltare il cuore, di abbracciarlo: “accosta le labbra alla sorgente del cuore e bevi” (San Bernardo). I Padri definiscono, questo primo passo della vita spirituale, il ritorno al cuore:
“trova la chiave del cuore. Questa chiave, lo vedrai, apre anche la porta del Regno” (Giovanni Crisostomo). Che cosa cercate? Per chi camminate? Io ormai lo so: cammino per Uno che fa felice il cuore.
(Letture: 1Sam 3,3-10.19; Sal 39; 1Cor 6,13-15.17-20; Gv 1,35-42).

AVVISI

18 – 25 GENNAIO
“SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA DEI CRISTIANI 2024” La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è un’iniziativa ecumenica di preghiera nella quale tutte le confessioni cristiane pregano insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso.
Il tema di quest’anno prende ispirazione dal dialogo tra Gesù e il dottore della legge che nel Vangelo di Luca precede la parabola del buon samaritano: “Amerai il Signore Dio tuo … e il prossimo tuo come te stesso” (Lc 10,37).
Nella nostra Diocesi MERCOLEDI 24 GENNAIO, alle 20.45, ci sarà la veglia ecumenica diocesana a Fontane, presieduta dal Vescovo .
Partenza dalla Comunità Battista Agape di Fontane e arrivo nella chiesa parrocchiale. Un’occasione per pregare insieme per l’unità dei cristiani e per la pace nel mondo.
Domenica 14 gennaio
Ore 17.00 Teatro Aurora, Treviso: giornata del dialogo ebraico – cattolico, con la presenza Vescovo Michele
Venerdì 19 gennaio
Ore 20.45 Teatro Aurora, Treviso: prima serata per i Giovani dell’Azione cattolica “E’ una questione di giustizia – Non esistono più le mezze stagioni”. Con la partecipazione del Vescovo Michele
SABATO 3 FEBBRAIO
Ca’ dei Carraresi, a Treviso ore 16.00, e in diretta streaming su ww.advar.it. Incontro con il filosofo laico e teologo Vito Mancuso che parlerà di “Consumare il mondo”. Modera l’incontro il professor Luciano Franchin. Intermezzo musicale con Anna Campagnaro al violoncello. Entrata libera.

 

“ANGOLO DELLA CARITÀ”

Non scordiamoci di chi è nel bisogno.
All’altare del Cristo Risorto c’è la cassetta per i poveri. Anche un piccolo contributo può essere d’aiuto. Sono sempre più numerose le persone che si rivolgono all’emporio solidale per la distribuzione di generi alimentari.
Nella nostra Chiesa è sempre disponibile la cesta per la raccolta di cibo, e molti si rivolgono direttamente a Don Tiziano.
Si possono anche fare versamenti sul conto intestato a: San Vincenzo de Paoli , via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO GRAZIE