FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA DAL 31 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024

Pubblicato giorno 30 dicembre 2023 - Foglio Parrocchiale

 

dicembre 31 7 GENNAIO 2024

CONTENUTO

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,22-40)
22Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – 23come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
25Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
29«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola,30perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,31preparata da te davanti a tutti i popoli:32luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
33Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 35– e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
36C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, 37era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.39Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. 40Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

Un figlio appartiene a Dio, non ai genitori
Maria e Giuseppe portarono il Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Il figlio è dato ai genitori, ma subito da loro è offerto ad un altro sogno, ad un’altra strada che si apre per lui. I figli non sono nostri, appartengono a Dio, al mondo, ad una loro vocazione, «essi abitano case future che nemmeno in sogno potrete visitare» (K. Gibran).
Salgono al tempio, ma ancora sulla soglia, altre braccia subito se lo contendono, quel bambino. E non sono braccia di sacerdoti o di leviti, ma quelle di due anziani, che non hanno ruolo nell’istituzione ma sono due innamorati di Dio. Occhi velati dalla vecchiaia, ma ancora accesi dal desiderio. È la vecchiaia del mondo che abbraccia l’eterna giovinezza di Dio. L’alternativa vera per i credenti non è tra progressisti o conservatori, ma tra innamorati e abituati (papa Francesco), tra accesi e accomodati. Gesù non appartiene al tempio, appartiene all’uomo, a chiunque ne sia assetato, è di quelli che sanno vedere oltre come Anna; è di quelli che non smettono di sognare, come Simeone, che sentono Dio come il loro futuro. Simeone prende in braccio Gesù e benedice Dio. Compie un gesto sacerdotale, una autentica liturgia, possibile a tutti, un arte straordinaria.
Un anziano, diventato onda di speranza, una laica sotto l’ala dello Spirito benedicono: la benedizione non è un ufficio d’élites, ma esubero di gioia che ciascuno può offrire a Dio (R. Virgili), che sta nelle case fuori dal tempio. È Dio che si incarna nelle creature, nella vita che finisce e in quella che fiorisce. Anche Maria e Giuseppe sono benedetti, si comportano secondo le regole ma al tempo stesso accolgono l’imprevisto, rassicurati dal rito e stupiti dai due profeti. Poi Simeone dice tre parole immense su Gesù: egli è qui come caduta, risurrezione, come segno di contraddizione. Tre parole che danno respiro e movimento alla vita, con dentro il luminoso potere di far vedere che tutte le cose sono ormai abitate da un oltre.
Gesù come caduta. Caduta dei nostri piccoli o grandi idoli, rovina del nostro mondo di maschere e bugie, della vita insufficiente e malata. Venuto a rovinare tutto ciò che rovina l’uomo, a portare spada e fuoco per tagliare e bruciare ciò che è contro l’umano.
Egli è qui per la risurrezione: è la forza che ti fa rialzare quando credi che per te è finita, che ti fa ripartire anche se hai il vuoto dentro e il nero davanti agli occhi. Perché vivere è l’infinita pazienza di ricominciare.
Cristo contraddizione che contraddice tutta la mia mediocrità, tutte le mie idee sbagliate su Dio.
Ogni famiglia è grande ha il dovere di credere alla propria nobiltà e santità, che si gioca in una casa, ma che coinvolge il mondo.
(Letture: Genesi 15,1-6; 21,1-3; Salmo 104; Lettera agli Ebrei 11,8.11-12.17-19; Luca 2,22-40)

AVVISI

SABATO 30 DICEMBRE
Nella cattedrale di Treviso si sono svolte (in streaming) le esequie di don Edy Savietto, morto il 20 dicembre, a 51 anni, a Pacaraima, in Brasile. Un pensiero e una preghiera per lui.

DOMENICA 31 DICEMBRE
La Messa delle ore 18.30 con il “TE DEUM” di ringraziamento al Signore per tutti i doni ricevuti.

LUNEDI’ 1° GENNAIO 2024
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
Le S. Messe avranno orario festivo 10.30 – 18.30
Papa Francesco nell’ultima Udienza generale dell’anno ha invitando di nuovo a “pregare per quanti soffrono le conseguenze terribili della violenza e della guerra, specialmente per la martoriata Ucraina e per le popolazioni di Palestina e Israele”.

SABATO 6 GENNAIO -EPIFANIA
Le messe avranno orario festivo ore 10.30 e 18.30

LE INTENZIONI DI PREGHIERA DI GENNAIO
(dalla “Vita del Popolo”)
Del Papa: Preghiamo perché lo Spirito aiuti a riconoscere il dono dei diversi carismi dentro le comunità cristiane e a scoprire la ricchezza delle differenti tradizioni rituali in seno alla Chiesa cattolica.
Dei Vescovi italiani: Preghiamo perché la scuola, luogo di crescita e di relazione, sappia sostenere il cammino di bambini e ragazzi che provengono da ogni condizione sociale .
Del nostro Vescovo: Preghiamo, con l’intercessione di Maria, Regina della pace, perché in ogni parte del mondo cessino le guerre e le persecuzioni di ogni genere. Ricordiamo in particolare la difficile situazione in Terra Santa e in Ucraina.

“ANGOLO DELLA CARITÀ”

In questi giorni di festa non scordiamoci di chi è nel bisogno.
All’altare del Cristo c’è la cassetta per i poveri, anche un piccolo contributo può essere d’aiuto.
GRAZIE

 

SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 31 DICEMBRE bianco

Santa Famiglia – B (f)
Liturgia delle ore propria

Gen 15,1-6; 21,1-3 Sal 104; Eb 11,8.11-12.17-19; Lc 2,22-40

Il Signore è fedele al suo patto

LUNEDÌ 1° GENNAIO bianco

Maria Santissima Madre di Dio (s)
Liturgia delle ore Propria

Nm 6,22-27; Sal.66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21
Dio abbia pietà di noi e ci benedica

MARTEDÌ 2 GENNAIO bianco

Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno (m)
Liturgia delle ore prima settimana


1 Gv 2,22-28; Sal 97; Gv 1,19-28
Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore

MERCOLEDÌ 3 GENNAIO bianco

1 Gv 2,29-3,6; Sal 97; Gv 1,29-34

Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore

GIOVEDÌ 4 GENNAIO bianco

Liturgia delle ore prima settimana

 

1Gv 3,7-10; Sal 97; Gv 1,35-42

Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore

VENERDÌ 5 GENNAIO bianco

Liturgia delle ore prima settimana

1Gv 3,11-21; Sal 99; Gv 1,43-51

Acclamate il Signore, voi tutti della terra

SABATO 6 GENNAIO bianco

EPIFANIA DEL SIGNORE

Solennità – Liturgia delle ore propria
Is 60,1-6; Sal 71; Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12

Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra

DOMENICA 7 GENNAIO bianco

BATTESIMO DEL SIGNORE

Festa – Liturgia delle ore propria

Is 55,1-11; Cant. Is 12,2-6; 1Gv 5,1-9; Mc 1,7-11

Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza