FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA DAL 13 al 20 AGOSTO 2023

Pubblicato giorno 10 agosto 2023 - Foglio Parrocchiale

 

 

 

 

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 14,22-33)

[Dopo che la folla ebbe mangiato], 22subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. 23Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.

24La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. 25Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. 26Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. 27Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». 28Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». 29Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. 30Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». 31E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». 32Appena saliti sulla barca, il vento cessò. 33Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

COMMENTO DI P. E. RONCHI

Nella bufera Dio stende la sua mano verso di noi

Lago di Galilea, il paesaggio che Gesù più amava, l’ambiente che a Pietro era più familiare.
Mi piace questo pescatore che mi assomiglia, uomo d’acque e di roccia.
Mi piace per questo suo umanissimo pendolo tra fede grande, bambina e un po’ folle, che lo spinge fuori dalla barca, e quella fede corta e contratta che lo fa affondare; per la capacità di sognare che fa germogliare miracoli, e l’improvvisa paura che lo fa affondare.
Uomo di fede piccola, perché hai dubitato? Pietro fa passi di miracolo sul lago, dentro la bufera, e nel pieno del prodigio la sua fede va in crisi: “Signore affondo!”. Il miracolo non produce fede.
Non servono miracoli per andare verso Gesù. Vedendo che il vento era forte, s’impaurì: il vento non lo puoi vedere, ma Pietro adesso ha occhi non più per Gesù, ma solo per le onde, la bufera, il caos.
“Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni” (Giovanni XXIII).
Pietro invece chiede consiglio alla paura e affonda. Nel pieno del miracolo dubita, mentre è preda del dubbio crede: “Signore, salvami!”. Dio salva, questa è la fede.
Che se ne fa Pietro del catechismo mentre affonda? Radice inalienabile della fede è un grido che ci rimane in cuore: Signore ho bisogno, salvami. Niente lo cancella, neppure nell’uomo più perduto o distratto, neppure nel non credente. Viene il momento dell’affondamento, della paura, viene per tutti.
Il primo gradino della fede è un grido. O anche il gemito di un dolore senza parole: ho bisogno!
Abbiamo tutti provato un principio di discesa nelle acque della disperazione, un fallimento nei rapporti umani, una malattia grave, e forse proprio lì abbiamo trovato la forza di gridare a Lui, senza nessun merito, il coraggio di fidarci e di affidarci.
E Lui ha allungato ancora un po’ quella mano che non ha mai cessato di tenderci. E ci siamo aggrappati, ce l’abbiamo fatta.
Quante volte siamo stati tirati fuori! Perché i miracoli ci sono, sono perfino troppi, solo che non bastano mai alla fede piccola. Ed è per questo, perché non convertono nessuno che “Dio compie i miracoli a malincuore” (Giovanni della Croce).
Perché io sono prete e credente? Perché ho affrontato le mie tempeste e non sono scappato; ho guardato negli occhi le onde e il vento e la paura e ho gridato. E le mie ferite, le ferite che mi sono anche inferto da solo, Dio le ha attraversate con una carezza. E mi ha detto: ci sono qua io, non temere.
Proprio là il Signore ci raggiunge, al centro della nostra fede piccola. Ci raggiunge e non punta il dito per accusarci ma stende la mano per afferrarci. E allora la bufera diventa carezza, il grido nella tempesta diventa abbraccio tra l’uomo e il suo Dio.
(Letture: Prima Lettera Re 19,9a.11-13a; Salmo 84; Romani 9,1-5; Matteo 14,22-33)

 

SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 13 AGOSTO                     verde

XIX Domenica del Tempo Ordinario – A
Liturgia delle ore terza settimana
1Re 19,9a.11-13a; Sal 84; Rm 9,1-5; Mt 14,22-33
Mostraci, Signore, la tua misericordia

 

LUNEDÌ 14 AGOSTO                           rosso

S. Massimiliano M. Kolbe (m)
Liturgia delle ore terza settimana
Dt 10,12-22; Sal 147; Mt 17,22-27
Celebra il Signore, Gerusalemme

 

MARTEDÌ 15 AGOSTO                        bianco
Assunzione della B.V. Maria (s)
Liturgia delle ore propria
Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1Cor 15,20-27a; Lc 1,39-56
Risplenda la Regina, Signore, alla tua destra

 

 

MERCOLEDÌ 16 AGOSTO                   verde

Liturgia delle ore terza settimana
Dt 34,1-12; Sal 65; Mt 18,15-20
Sia benedetto Dio: è lui che ci mantiene tra i viventi

 

GIOVEDÌ 17 AGOSTO                         verde

Liturgia delle ore terza settimana
Gs 3,7-10.11.13-17; Sal 113A; Mt 18,21 – 19,1
Trema o terra, davanti al Signore

 

VENERDÌ 18 AGOSTO                        verde

Liturgia delle ore terza settimana
Gs 24,1-13; Sal 135; Mt 19,3-12
Il suo amore è per sempre

 

SABATO 19 AGOSTO                          verde

Liturgia delle ore terza settimana
Gs 24,14-29; Sal 15; Mt 19,13-15
Tu sei, Signore, mia parte di eredità

 

DOMENICA 20 AGOSTO                     verde

XX Domenica del Tempo Ordinario – A
Liturgia delle ore quarta settimana
Is 56,1.6-7; Sal 66; Rm 11,13-15.29-32; Mt 15,21-28
Popoli tutti, lodate il Signore