FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA DAL 30 APRILE AL 7 MAGGIO 2023

Pubblicato giorno 29 aprile 2023 - Foglio Parrocchiale

 

 

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30 aprile 7 maggio

CONTENUTO

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,1-10)

In quel tempo, Gesù disse:
«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.

Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».

Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.

Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.

Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

 

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

Gesù chiama per nome donandoci la vita
V Domenica di Pasqua Anno A In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. (…) Per me, una delle frasi più solari del Vangelo, dove appoggio la mia fede, che mi rigenera ogni volta che l’ascolto: sono venuto perché abbiano la vita; è venuto per la mia vita piena, abbondante, gioiosa. Non per quel minimo senza il quale la vita non è vita, ma quella esuberante, eccessiva, che rompe gli argini e tracima, scialo di libertà e coraggio. La parola “vita” lega insieme tutta la Scrittura; è supplica nei Salmi: fa’ che io viva! Fammi camminare sui campi della vita! Giona si adira con Dio perché, invece di distruggere Ninive, è pastore per i centoventimila della città che non distinguono la destra dalla sinistra. Il primo di tutti i comandamenti, quello che introduce l’intera sezione della legge è: «Hai davanti a te la vita e la morte. Scegli!». E intende: scegli la vita! Vita è tutto ciò che possiamo pensare per riempire questo nome. È
proprio la piccola parola “vita” a rendere inconciliabili il pastore e il ladro. Il pastore chiama le sue pecore, ciascuna per nome. L’eccedenza di Dio. Quale pastore ha dato un nome a tutte le pecore? Ad alcune sì, magari a molte, ma le centinaia di pecore del suo gregge, chi può distinguerle e ricordarle? Chi perde tempo a recitare ogni mattina tutta la litania dei loro nomi, anziché un solo fischio o un richiamo unico per tutte? Ma è proprio scritto così: le chiama ciascuna per nome. Per noi il gregge è anonimato, fine dell’identità, omologazione. Per Gesù, no: mi da tempo, dice il mio nome, gli sto a cuore, non mi confonde con nessun’altro. E le conduce fuori. Anzi, «le spinge fuori». Non in un altro recinto magari più grande, ma fuori per spazi aperti. Io sono la porta. Non eleva muri o steccati a dividere; Cristo è passaggio, apertura, pasqua, breccia di luce, vita che entra ed esce. Pastore pieno di futuro, porta dell’amore leale e sicuro (chi entra attraverso di me si troverà in salvo), più forte di ogni prigione (potrà entrare e uscire), dove placare la fame e la sete della storia (troverà pascolo). E cammina davanti alle pecore. Pastore apripista, che non sta alle spalle a richiamare e ad agitare il bastone, non è un cane da pastore che deve tenere in riga le pecore. Non gli interessa. Le pecore stanno in riga perché intravedono davanti uno di cui hanno fiducia, vedono la strada che fa, sanno che è sicura, sanno che in fondo a quella fila c’è profumo di vita. E Gesù si definisce come porta: non un muro, o un vecchio recinto, dove giri e rigiri e torni sui giri di prima, non un guinzaglio, né corto né lungo. Cristo è porta aperta, buco nella rete, breccia nel muro, passaggio, transito, spazio per il cuore, per cui va e viene il respiro di terra e cieli nuovi. (Letture: Atti 2,14a.36-41; Salmo 22; prima Lettera di Pietro 2,20b-25; Giovanni 10,1-10)

 

AVVISI

DOMENICA 30 APRILE
60ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
Riportiamo le parole di papa Francesco in questa occasione: “Un unico poliedro, rimanda a molti riflessi, e ogni vocazione dovrebbe restituire il riflesso della luce di Cristo “.

LUNEDÌ 1° MAGGIO
Ore 9.15 San Nicolò: presiede la Celebrazione eucaristica con i chierichetti e le ancelle della Diocesi convenuti per il Convegno del
Mo. Chi.

GIOVEDÌ 4 MAGGIO
Ore 20.30 San Teonisto: serata inaugurale del Festival Biblico con la presenza del Vescovo Michele

VENERDÌ 5 MAGGIO
Ore 11.00 Auditorium Casa dei Carraresi: incontro “Economy of Francesco” in occasione del Festival Biblico con la partecipazione del Vescovo
Ore 20.30 Auditorium Fondazione Cassamarca: Musical “Love, love, love” nell’ambito degli eventi organizzati dal Festiva Biblico con la presenza del vescovo Michele.

 

ANGOLO DELLA CARITA’

E’ sempre attivo l’emporio solidale per la distribuzione di generi alimentari . Servono alimenti a lunga conservazione: tonno,olio, pelati, detersivi ecc..
Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto.
Per chi non può provvedere in modo diretto, può mettere le offerte nella cassetta accanto alla CESTA e/o fare versamenti sul conto intestato a: SAN VINCENZO DE PAOLI, via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE
IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO
GRAZIE

SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 30 APRILE bianco

IV DOMENICA DI PASQUA

Liturgia delle ore quarta settimana

At 2,14a.36-41; Sal 22; 1Pt 2,20b-25; Gv 10,1-10

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla

LUNEDÌ 1° MAGGIO bianco

S. Giuseppe, lavoratore (m)
Liturgia delle ore propria

Gen 1,26 – 2,3; opp. Col 3,14-15.17.23-24; Sal 89; Mt 13,54-58

Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani

MARTEDÌ 2 MAGGIO bianco

Liturgia delle ore quarta settimana

At 11,19-26; Sal 86; Gv 19,22-30

Genti tutte, lodate il Signore

MERCOLEDÌ 3 MAGGIO rosso

Ss. Filippo e Giacomo, apostoli (f)

Liturgia delle ore propria

At 8,1b-8; Sal 65; Gv 6,35-40

Acclamate Dio, voi tutti della terra

GIOVEDÌ 4 MAGGIO bianco
Liturgia delle ore quarta settimanaAt 13,13-25; Sal 88; Gv 13,16-20Canterò in eterno l’amore del Signore
VENERDÌ 5 MAGGIO bianco
Liturgia delle ore quarta settimanaAt 13,26-33; Sal 2; Gv 14,1-6Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato
SABATO 6 MAGGIO bianco

Liturgia delle ore quarta settimana

At 13,44-52; Sal 97; Gv 14,7-14

Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio

DOMENICA 7 MAGGIO bianco

V DOMENICA DI PASQUA

Liturgia delle ore prima settimana

At 6,1-7; Sal 32; 1Pt 2,4-9; Gv 14,1-12

Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo