FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA DAL 23 AL 30 APRILE 2023

Pubblicato giorno 21 aprile 2023 - Foglio Parrocchiale

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apile 23 – 30

 CONTENUTO

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24,13-35)
13Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, 14e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. 16Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. 17Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». 19Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». 25Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! 26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 27E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
28Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. 30Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. 32Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». 33Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». 35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane

 

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

 

Gesù non chiede non spezza offre tutto

Il Vangelo di Emmaus si dipana come una grande liturgia in tre tempi: la liturgia della strada, della parola, del pane.Emmaus dista undici chilometri da Gerusalemme, tre ore di cammino, trascorse a parlare del sogno in cui avevano tanto investito, naufragato nel sangue. Ed ecco, Gesù si avvicinò e camminava con loro.
Come un Dio sparpagliato per tutte le strade, che non impone nessun passo, prende il mio. Gli basta il passo del momento, quello quotidiano. Ogni camminare gli va bene, purché sia cammino. Poi, la liturgia della parola: e cominciando da Mosè e dai profeti spiegava loro le scritture, spiegava la vita con la Parola, spiegava che la Croce non è un incidente, ma la pienezza. E i due scoprono l’immensa verità: vedono un Dio che, così nascosto da sembrare assente, tesse il filo d’oro nella tela del mondo a partire dal punto più oscuro, la croce. Ora sanno che la mano di Dio più sembra nascosta, più è potente. Più è silenziosa, più è efficace.Giunti a Emmaus Gesù mostra di voler “andare più lontano”. Come un senza fissa dimora, un Dio migratore per spazi liberi e aperti che appartengono a tutti.
Allora si apre la liturgia del pane, attorno al primo altare che è la tavola di casa: lo riconobbero nello spezzare il pane. Sì, perché un giovedì, al tramonto Gesù aveva pronunciato parole terribili su del pane e del vino: prendete e mangiate. Questo è il mio corpo. È il Tutto di me, fino all’ultima fibra, fino all’ultima ferita. È per voi. La storia di Gesù profuma di pane. Il pane, buono da solo e buono con tutto.
Ma spezzare il pane non mostra la conclusione, è solo il primo tempo del donare. Prendo qualcosa di mio e lo do a te. Lascio nelle tue mani un pezzo di me, una porzione, una frazione, briciole, qualcosa che da mio diventa tuo. Spezzare: vi è riassunta l’anima di Gesù, la sua storia, la sua missione. Lui non spezza nessuno, spezza se stesso.
Lui non chiede nulla, offre tutto.Per secoli la Messa è stata chiamata fractio panis, lo spezzare il pane e il donarlo.
Preso da Isaia 58: spezza il tuo pane con l’affamato e la tua fame finirà; illumina altri e ti illuminerai; guarisci la ferita d’altri e guarirà la tua ferita.L’asse portante del vangelo e il dono e non il sacrificio. Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, partono come chiamati, come se la notte non dovesse venire più, partono con il sole dentro, senza paura. Un miracolo. Ma il primo miracolo è stato un altro: non ci bruciava forse il cuore mentre per via ci spiegava il senso delle Scritture e della vita? Perché «chi mangia me, mangia il fuoco! Abbiamo mangiato il fuoco nel pane».
(Efrem il Siro, Inni sulla fede – IV sec.).(Letture: Atti 2,14.22-23; Salmo 15; 1 Pietro 1,17-21; Luca 24, 13-25).

 

AVVISI

DA LUNEDÌ 24 A MERCOLEDì 26 APRILE
Pellegrinaggio a Roma per i cresimati che stanno vivendo la terza media.
Saranno circa 1.300 i ragazzi e le ragazze. Ad accompagnarli ci sarà anche il vescovo Michele . Non mancherà la visita alla basilica di San Pietro, dove rinnoveranno le promesse del battesimo e mercoledì mattina ascolteranno le parole di papa Francesco nell’udienza settimanale.
GIOVEDÌ 27 APRILE – SAN LIBERALE PATRONO DELLA CITTA’
Ore 18.30 in Cattedrale celebrazione eucaristica nella solennità di San Liberale con la presenza del vescovo Michele, cui seguiranno alle ore 19.30 i Vespri.
NB. – non ci sarà la messa delle ore 18.30 a S. Stefano
DA VENERDI 28 al 30 aprile papa Francesco sarà a Budapest.
In agenda il dialogo con l’Est, la pace, i migranti. Il motto ufficiale di questa visita è «Cristo è il nostro futuro».
Preghiamo perché il suo viaggio sia utile per la pace.

 

ANGOLO DELLA CARITÀ

E’ sempre attivo l’emporio solidale per la distribuzione di generi alimentari . Servono alimenti a lunga conservazione: tonno,olio, pelati, detersivi ecc..
Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto.
Per chi non può provvedere in modo diretto, può mettere le offerte nella cassetta accanto alla CESTA e/o fare versamenti sul conto intestato a: SAN VINCENZO DE PAOLI, via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE
IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO
GRAZIE

SETTIMANA LITURGICA

 

DOMENICA 23 APRILE bianco

III DOMENICA DI PASQUA

Liturgia delle ore terza settimana

At 2,14a.22-33; Sal 15; 1Pt 1,17-21; Lc 24,13-35

Mostraci, Signore, il sentiero della vita

LUNEDÌ 24 APRILE bianco

Liturgia delle ore terza settimana
At 6,8-15; Sal 118; Gv 6,22-29

Beato chi cammina nella legge del Signore

MARTEDÌ 25 APRILE rosso

S. Marco, evangelista F

Liturgia delle ore propria

1Pt 5,5b-14; Sal 88; Mc 16,15-20

Canterò in eterno l’amore del Signore

MERCOLEDÌ 26 APRILE bianco

Liturgia delle ore terza settimana

At 8,1b-8; Sal 65; Gv 6,35-40

Acclamate Dio, voi tutti della terra

GIOVEDÌ 27 APRILE bianco

Liturgia delle ore terza settimana

At 8,26-40; Sal 65; Gv 6,44-51

Acclamate Dio, voi tutti della terra

VENERDÌ 28 APRILE bianco

Liturgia delle ore terza settimana

At 9,1-20; Sal 116; Gv 6,52-59

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo

SABATO 29 APRILE bianco

S. Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa (f) Liturgia delle ore propria

1Gv 1,5 – 2,2; Sal 102; Mt 11,25-30

Benedici il Signore, anima mia

DOMENICA 30 APRILE bianco

IV DOMENICA DI PASQUA

Liturgia delle ore quarta settimana

At 2,14a.36-41; Sal 22; 1Pt 2,20b-25; Gv 10,1-10

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla