FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA 26 MARZO – 2 APRILE 2023

Pubblicato giorno 25 marzo 2023 - Foglio Parrocchiale

 

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marzo 26 aprile 2

CONTENUTO

Dal Vangelo secondo Giovanni Forma breve: Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45
In quel tempo, 3le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».4All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». 5Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. 6Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. 7Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».17Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. 20Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 21Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». 23Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». 24Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». 25Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». 27Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».33Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, 34domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35Gesù scoppiò in pianto. 36Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». 37M
e costui non morisse?».38Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. 39Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». 40Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». 41Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. 42Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». 43Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».45Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

Lazzaro siamo noi. Risorgiamo perché amati

La bellezza struggente dell’umanità di Gesù: lo vediamo fremere, piangere, commuoversi, gridare. Un Dio umanissimo, quello che ogni uomo cerca: non un Dio da adorare e venerare nell’alto dei cieli, ma un Dio coinvolto e coinvolgente, che ride e piange, gioca con i suoi figli nei caldi giochi del sole e del mare.Di Lazzaro sappiamo poche cose, quelle che contano: la sua casa è aperta, è amato da molti, è amico speciale di Gesù: ospite, amico e fratello. Tre nomi per restare umani.
Se Tu fossi stato qui, nostro fratello non sarebbe morto. Le sorelle hanno visto le loro preghiere volare via come colombe, e nessuna che tornasse indietro a portare una risposta, una fogliolina di ulivo di risposta, come allora nell’arca. Ma Dio esaudisce le nostre preghiere? Sì, esaudisce sempre; ma non le nostre richieste, bensì le sue promesse. “Tuo fratello risorgerà”. Lei la sente come una frase fatta, parole formali che tutti sanno dire: “so bene che risorgerà. Ma quel giorno è così lontano da questo dolore”. Lei parla al futuro, Gesù al presente. E usa parole impressionanti: “Io sono la risurrezione e la vita”. Adesso. Prima la risurrezione e poi la vita. Prima la liberazione e poi la vita viva. Che è il risultato di molte risurrezioni: dalle vite spente, dalle ceneri, da vite senza sogno e senza fuoco. Io sono la risurrezione: una linfa potente e fresca che si dirama per tutto il cosmo e che non riposerà finché non avrà raggiunto e fatto fiorire l’ultimo ramo della creazione, l’ultimo angolo del cuore. Liberatelo e lasciatelo andare! Lazzaro esce, avvolto in bende come un neonato. Morirà una seconda volta, ma ormai gli si apre davanti una altissima speranza: Qualcuno lo ama, Qualcuno che è più forte della morte. Lasciatelo andare: Gesù è il Rabbi che libera e manda oltre senza legare a sé: dategli una stella polare per il viaggio, gli occhi di qualcuno che piangano d’amore per lui, la certezza di un approdo, e nessuno lo fermerà.
Dove sta il perché finale della risurrezione di Lazzaro? Sta nelle lacrime di Gesù, la sua dichiarazione d’amore fino al pianto. Piangere è amare con gli occhi. L’uomo risorge per le lacrime di Dio, risorgiamo perché amati.
Lazzaro sono io. Quante volte sono morto: era finito l’olio nella lampada, finita la voglia di lottare e faticare, forse perfino la voglia di vivere. E poi un seme ha cominciato a germogliare, non so da dove, non so perché. Una pietra si è smossa, è entrato un raggio di sole. Un grido d’amico ha spezzato il silenzio. Delle lacrime hanno bagnato le mie bende. Io sono Lazzaro, io sono Marta e Maria, sorelle a infiniti morti. Come loro santo solo d’amicizia, risorto solo perché amato.
(Letture: Ezechiele 37, 12-14; Salmo 129; Romani 8, 8-11; Giovanni 11, 1-45)

 

AVVISI

OGGI DOMENICA 26 MARZO
Colletta in tutte le chiese indetta dalla Conferenza episcopale italiana per i terremotati di Turchia e Siria.

Nel pomeriggio in San Nicolò alle ore 16.30 Concerto offerto da “ENSAMBLETROMBE FVG” con musiche varie

VENERDÌ 31 MARZO ore 20.45 nella chiesa di San Martino presieduta dal vescovo Michele , VEGLIA DI PREGHIERA – RICORDANDO I NUOVI MARTIRI .
I “nuovi martiri” costituiscono una bussola spirituale per ognuno di noi.
Il martire non è un uomo che sceglie di morire, alcune storie ci insegnano che il martire della fede è un piccolo uomo, che non scappa davanti alle sue responsabilità, per amore, per umanità, per giustizia, per fede, perché non vuole lasciare sole le persone a lui affidate.

VENERDÌ’ 31 MARZO
In San Nicolò, alle ore 20.45 “Il Gruppo D’archi Veneto” eseguirà il Concerto di Quaresima con musica di Mozart, Vivaldi, Haydn. L’ingresso è con offerta libera pro terremotati di Turchia e Siria

SABATO 1° APRILE

Ore 20.30 presso il chiostro del Seminario di Treviso Veglia dei giovani col Vescovo Michele. Ricordarsi di portare un paio di cuffiette!

 

 

ANGOLO DELLA CARITÀ

Rinnoviamo l’invito a chi può di donare.
Tra le iniziative quaresimali, mettiamo anche l’aiuto per chi è in stato di necessità economiche . Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto.
Per chi non può provvedere in modo diretto, può mettere le offerte nella cassetta accanto alla CESTA e/o fare versamenti sul conto intestato a: SAN VINCENZO DE PAOLI, via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO
TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA
Per usufruire delle detrazioni fiscali è possibile fare la donazione a Servitium Emiliani Onlus: Iban IT55 H 08399 12000 000000318111 (intestato a Servitium Emiliani Onlus, braccio operativo di Caritas Tarvisina).GRAZIE

SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 26 marzo viola

V DOMENICA DI QUARESIMA
Liturgia delle ore prima settimana

 

Ez 37,12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45

Il Signore è bontà e misericordia

LUNEDÌ 27 MARZO viola

Liturgia delle ore prima settimana

Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62 opp. 13,41c-62; Sal 22; Gv 8,1-11 (C: 12-20)

Con te, Signore, non temo alcun male

MARTEDÌ 28 MARZO viola

Liturgia delle ore prima settimana

Nm 21,4-9; Sal 101; Gv 8,21-30

Signore, ascolta la mia preghiera

MERCOLEDÌ 29 MARZO viola

Liturgia delle ore prima settimana

Dn 3,14-20.46-50.91-92.95; Cant. Dn 3; Gv 8,31-42

A te la lode e la gloria nei secoli

GIOVEDÌ 30 MARZO viola

Liturgia delle ore prima settimana

Gen 17,3-9; Sal 104; Gv 8,51-59

Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza

VENERDÌ 31 MARZO viola

Liturgia delle ore prima settimana

Ger 20,10-13; Sal 17; Gv 10,31-42

Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore

SABATO 1 APRILE viola

Liturgia delle ore prima settimana

Ez 37,21-28; Cant. Ger 31,10-12.b.13; Gv 11,45-56

Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge

DOMENICA 2 APRILE rosso

DOMENICA DELLE PALME
Liturgia delle ore seconda settimana

[Ingr: Mt 21,1-11] Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mt 26,14 – 27,66

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?