FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA 19 – 26 marzo MARZO 2023

Pubblicato giorno 18 marzo 2023 - Foglio Parrocchiale

 

 

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MARZO 19 – 26

CONTENUTO

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Forma breve) (Gv 9, 1.6-9.13-17.34-38):

In quel tempo, Gesù 1passando, vide un uomo cieco dalla nascita; 6sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco 7e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» – che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.8Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». 9Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».
13Condussero dai farisei quello che era stato cieco: 14era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. 15Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». 16Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. 17Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!».
34Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
35Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». 36Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». 37Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». 38Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

Il dramma di mettere Dio contro l’uomo

Un uomo nato cieco, così povero che possiede soltanto se stesso. E Gesù si ferma proprio per lui. Arriva la prima domanda: perché cieco? Chi ha peccato? Lui o i suoi genitori? Gesù ci allontana immediatamente dall’idea che il peccato sia la spiegazione del male, la chiave di volta della religione. La bibbia non da risposte al perché del male innocente, le cerchi invano. Neppure Gesù lo spiega. Fa altro: lui libera dal male, si commuove, si avvicina, tocca, abbraccia, fa rialzare. Il dolore più che spiegazione vuole condivisione. Gesù spalma un petalo di fango sulle palpebre del cieco, lo manda alla piscina di Siloe, torna che ci vede: uomo finalmente dato alla luce. Nella nostra lingua partorire si dice anche “dare alla luce”. Gesù dà alla luce, partorisce vita piena. Il filo rosso del racconto è una seconda domanda, incalzante, ripetuta sette volte: come ti si sono aperti gli occhi? Tutti vogliono sapere “come” si fa, “come” ci si impadronisce del segreto di occhi nuovi e migliori, tutti sentono di avere occhi incompiuti.
Lo sappiamo: basta una lacrima e non vedi più. Quanti occhi acutissimi ho visto spegnersi: dicevano di vederci bene ed è bastata una lacrima, l’unghiata di un dolore, e si sono annebbiati, gli orizzonti e le strade scomparsi. Di fronte alla gioia dell’uomo “dato alla luce”, che vede per la prima volta il sole, il blu del cielo e gli occhi di sua madre, anche gli alberi, se potessero, danzerebbero; anche i fiumi batterebbero le mani, dice il salmo. I farisei, no. Non vedono il cieco illuminato ma solo un articolo violato: Niente miracoli di sabato. Non si salvano vite, oggi. C’è il riposo santo. Avete sei giorni per farvi guarire, non di sabato. Di sabato Dio vi vuole ciechi! Ma che religione è mai quella che non guarda al bene dell’uomo, ma che parla solo di se stessa, a se stessa? Una fede che non si interessi dell’umano non merita che ad essa ci dedichiamo (Bonhoeffer) C’è un’infinita tristezza nella pagina. I farisei mettono Dio contro l’uomo, ed è il peggior dramma che possa capitare alla nostra fede, a tutte le fedi: mostrano che è possibile essere credenti, senza essere buoni; credenti e duri di cuore. È facile ed è mortale. E invece no, gloria di Dio non è il sabato osservato, ma un mendicante che si alza, che torna a vita piena, “uomo finalmente promosso a uomo” (P. Mazzolari). E il suo sguardo che illumina il mondo dà gioia a Dio più di tutti i comandamenti osservati Come lui, torniamo ad avere occhi di bambini, di figli amati: occhi aperti, occhi meravigliabili, occhi grati e fiduciosi, occhi speranzosi, occhi che ridono o piangono con chi sta loro davanti; occhi, insomma, contagiati di cielo. Signore metti luce nei miei pensieri, luce nelle mie parole, luce nel mio cuore. (Letture: 1 Samuele 16, 1.4 6-7. 10-13; Salmo 22; Efesini 5, 8-14; Giovanni 9, 1-41). © riproduzione riservata

AVVISI

 

OGGI DOMENICA 19 MARZO
Festa di San Giuseppe e festa dei papà, Preghiamo perchè il Signore li protegga e li sostenga nella loro missione di educatori e accompagnatori nella vita dei figli.
VENERDI’ 24 MARZO
Sei giovani seminaristi riceveranno dal Vescovo, in San Nicolò alle ore 19.00, i ministeri del lettorato e dell’accolitato nel corso della celebrazione Preghiamo per loro.
Alle ore 18.30 in Santo Stefano sarà celebrata una Messa per i Missionari Martiri.
DOMENICA 26 MARZO
Con l’inaugurazione, alle 16, insieme al Vescovo Michele , di Casa Jawo (in Casa della Carità), iniziano le celebrazioni per i 50 anni di Caritas Tarvisina, con il desiderio di continuare a essere strumenti semplici e veri per dare continuità al Vangelo della Carità.
Sempre domenica 26 marzo colletta nelle chiese indetta dalla Conferenza episcopale italiana per i terremotati di Turchia e Siria.
Nel pomeriggio in San Nicolò alle ore 16.30 Concerto offerto da “ENSAMBLETROMBE FVG” con musiche varie
VENERDI’ 31 MARZO
Alle ore 20.45 in San Nicolò, “Il Gruppo D’archi Veneto” eseguirà il Concerto di Quaresima con musica di Mozart, Vivaldi, Haydn. L’ingresso è con offerta libera che sarà destinata ai terremotati di Turchia e Siria

ANGOLO DELLA CARITA’

Rinnoviamo l’invito a chi può di donare.
Tra le iniziative quaresimali, mettiamo anche l’aiuto per chi è in stato di necessità economiche . Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto.
Per chi non può provvedere in modo diretto, può mettere le offerte nella cassetta accanto alla CESTA e/o fare versamenti sul conto intestato a: SAN VINCENZO DE PAOLI, via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO
TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA
Per usufruire delle detrazioni fiscali è possibile fare la donazione a Servitium Emiliani Onlus: Iban IT55 H 08399 12000 000000318111 (intestato a Servitium Emiliani Onlus, braccio operativo di Caritas Tarvisina).GRAZIE

 

SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 19 MARZO viola

IV DOMENICA DI QUARESIMA
Liturgia delle ore quarta settimana

1Sam 16,1b.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla

LUNEDÌ 20 MARZO bianco

San Giuseppe (s)
Liturgia delle ore propria

 

2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18.22; Mt 1,16.18-21.24a (opp. Lc 2,41-51)

In eterno durerà la sua discendenza

MARTEDÌ 21 MARZO viola

Liturgia delle ore quarta settimana

Ez 47,1-9.12; Sal 45; Gv 5,1-3a.5-16

Dio è per noi rifugio e fortezza

MERCOLEDÌ 22 MARZO viola

Liturgia delle ore quarta settimana

Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30

Misericordioso e pietoso è il Signore

GIOVEDÌ 23 MARZO viola

Liturgia delle ore quarta settimana

Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47

Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo

VENERDÌ 24 MARZO viola

Liturgia delle ore quarta settimana

Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato

SABATO 25 MARZO bianco

Annunciazione del Signore (S)

Liturgia delle ore propria

Is 7,10-14; 8,10c; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà

DOMENICA 26 marzo viola

V DOMENICA DI QUARESIMA
Liturgia delle ore prima settimana

Ez 37,12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45

Il Signore è bontà e misericordia