FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA 12- 19 MARZO 2023

Pubblicato giorno 10 marzo 2023 - Foglio Parrocchiale

 

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marzo 12-19

CONTENUTO

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 4,5-42)

In quel tempo, Gesù 5giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. 7Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». 8I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. 9Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. 10Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? 12Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». 13Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». 15«Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». 16Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». 17Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. 18Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 19Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! 20I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 21Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. 24Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». 25Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». 26Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».

27In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». 28La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: 29«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». 30Uscirono dalla città e andavano da lui.

31Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». 32Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». 33E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». 34Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 35Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. 36Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. 37In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. 38Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».

39Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. 41Molti di più credettero per la sua parola 42e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

Dio non può dare nulla che sia meno di sé stesso

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar (…) qui c’era un pozzo di Giacobbe (…). Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». (…) Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I giudei infatti non hanno rapporti con i samaritani (…).dammi da bere. Dio ha sete, ma non di acqua, bensì della nostra sete di lui, ha desiderio che abbiamo desiderio di lui. Lo Sposo ha sete di essere amato. La donna non comprende, e obietta: giudei e samaritani sono nemici, perché dovrei darti acqua? E Gesù replica, una risposta piena di immaginazione e di forza: se tu conoscessi il dono di Dio. Parola chiave della storia sacra: Dio non chiede, dona; non pretende, offre. Il maestro del cuore mostra che c’è un metodo, uno soltanto per raggiungere il santuario profondo di una persona. Non è il rimprovero o la critica, non il verdetto o il codice, ma far gustare qualcosa di più, un di più di bellezza, di vita, di gioia, un’acqua migliore. E aggiunge: ti darò un’acqua che diventa in te sorgente che zampilla vita. Gesù il poeta di Nazaret usa qui il linguaggio bello delle metafore che sanno parlare all’esperienza di tutti: acqua, viva, sorgente. Lo sai, donna della brocca, la sorgente è più dell’acqua per la tua sete, è senza misura, senza calcolo, senza sforzo, senza fine, fiorisce nella gratuità e nell’eccedenza, dilaga oltre te e non fa distinzioni, scorre verso ogni bocca assetata. Cos’è quella sorgente, chi è, se non Dio stesso? Lo immaginava così Carlo Molari: «Dio è una sorgente di vita a lui puoi sempre attingere, disponibile ad ogni momento, che non viene mai meno, che non inganna, che come il respiro non puoi trattenere per te solo. Ma non chiuderti, o la sua acqua passerà oltre te…». Se tu conoscessi il dono di Dio… Dio non può dare nulla di meno di se stesso (M. Eckart), il dono di Dio è Dio stesso che si dona. Ti darò un’acqua che diventa sorgente, vuol dire metterò Dio dentro di te, fresco e vivo, limpidezza e fecondità delle vite, farò nascere in te il canto di una sorgente eterna.
Il dono è il fulcro della storia tra i due, al muretto del pozzo: non una brocca più grande, non un pozzo più profondo, ma molto di più: lei, che con tanti amori era rimasta nel deserto dell’amore, ricondotta alla sua sorgente, al pozzo vivo. Vai a chiamare tuo marito, l’uomo che ami. Gesù va diritto al centro, ma non punta il dito sui cinque matrimoni spezzati, non pretende che ora si regolarizzi, prima del dono. Il Maestro con suprema delicatezza non rovista nel passato, fra i cocci di una vita, ma cerca il bene, il frammento d’oro, e lo mette in luce per due volte: hai detto bene, hai detto il vero. La samaritana è donna verace. Quel Dio in cui sono tutte le nostre sorgenti non cerca eroi ma uomini veri. Mi chiedi dove adorare Dio, su quale monte? Ma sei tu il monte! Tu il tempio. Là dove sei vero, ogni volta che lo sei, il Padre è con te, sorgente che non si spegne mai.
(Letture: Esodo 17, 3-7; Salmo 94; Romani 5, 1-2.5-8; Giovanni 4,5-42). Commento di P. E. Ronchi

AVVISI

 

INDICAZIONI PER LA QUARESIMA
Il tempo di preparazione alla gioia della Pasqua è tradizionalmente dedicato alle opere di misericordia, preghiamo per questo.
Nel tuo grande Amore o Padre donaci la responsabilità di prenderci cura della nostra vita, del nostro tempo, della nostra anima, fa’ che non passi mai in secondo ordine la sosta per ascoltare la Parola che ci nutre e ci aiuta a vederti nei fratelli che incontriamo.
Nel dono sovrabbondante della tua Provvidenza, o Padre, indicaci come prenderci cura del creato e dell’ambiente in cui viviamo, fa’ che gli interessi di parte, gli egoismi nazionali, la superficialità individualistica nell’uso delle cose e nel rispetto di ogni realtà creata non compromettano definitivamente l’alleanza tra l’uomo e il creato.
Ti ringraziamo o Padre per coloro che interpellano la nostra attenzione e la nostra compassione, aiutaci a superare le nostre chiusure nel prenderci cura del nostro prossimo.
Ci sia di esempio Maria, che ha accolto il progetto di Dio in sé, ad essere attenti alle necessità, ai desideri che albergano nell’umanità d’oggi per una carità concreta ed autentica.
DIECI ANNI DI PAPA FRANCESCO – Il 13 marzo 2013 Jorge Mario Bergoglio, divenne papa con il nome di Francesco.
A lui i nostri auguri e le nostre preghiere.
Sulla Vita del Popolo di questa settimana e sul nostro sito potete leggere l’editoriale di Lucio Bonomo sul tema “Le morti del nostro mare “

 

ANGOLO DELLA CARITÀ

Rinnoviamo l’invito a chi può di donare.
Tra le iniziative quaresimali, mettiamo anche l’aiuto per chi è in stato di necessità economiche . Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto.
Per chi non può provvedere in modo diretto, può mettere le offerte nella cassetta accanto alla CESTA e/o fare versamenti sul conto intestato a: SAN VINCENZO DE PAOLI, via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO
TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA
La Caritas diocesana, con Caritas Italiana, raccoglie donazioni attraverso bonifico bancario (causale “Terremoto Turchia-Siria 2023”) tramite: Iban: IT05 G 08399 12000 000000332325 (intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina)
Per usufruire delle detrazioni fiscali è possibile fare la donazione a Servitium Emiliani Onlus: Iban IT55 H 08399 12000000000318111 (intestato a Servitium Emiliani Onlus, braccio operativo di Caritas Tarvisina).

GRAZIE

 

SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 12 MARZO viola

III DOMENICA DI QUARESIMA
Liturgia delle ore terza settimana

Es 17,3-7; Sal 94; Rm 5,1-2.5-8; Gv 4,5-42

Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore

LUNEDÌ 13 MARZO viola

Liturgia delle ore terza settimana

2Re 5,1-15a; Sal 41 e 42; Lc 4,24-30

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente

MARTEDÌ 14 MARZO viola

Ss. Cirillo e Metodio, patroni d’Europa (f)
Liturgia delle ore propria


Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia

MERCOLEDÌ 15 MARZO viola

Liturgia delle ore terza settimana

Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19

Celebra il Signore, Gerusalemme

GIOVEDÌ 16 MARZO viola

Liturgia delle ore terza settimana

Ger 7,23-28; Sal 94; Lc 11,14-23

Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore

VENERDÌ 17 MARZO viola

Liturgia delle ore terza settimana

Ss. Sette Fondatori O.S.M. (mf)

Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28b-34

Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce

SABATO 18 MARZO viola

Liturgia delle ore terza settimana

Os 6,1-6; Sal 50; Lc 18,9-14

Voglio l’amore e non il sacrificio

DOMENICA 19 MARZO viola

IV DOMENICA DI QUARESIMA
Liturgia delle ore quarta settimana

1Sam 16,1b.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla