Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] 35il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». 36Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto 37e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». 40L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni;
CONTENUTI
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,35-43)
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] 35il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». 36Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto 37e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». 40L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni;
COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI
Il Signore è dentro al nostro dolore.
Sul Calvario, fra i tre condannati alla stessa tortura, Luca colloca l’ultima sua parabola sulla misericordia. Che comincia sulla bocca di un uomo, anzi di un delinquente, uno che nella sua impotenza di inchiodato alla morte, spreme, dalle spine del dolore, il miele della compassione per il compagno di croce Cristo.
E prova a difenderlo in quella bolgia, e vorrebbe proteggerlo dalla derisione degli altri, con l’ultima voce che ha: non vedi che anche lui è nella stessa nostra pena? Parole come una rivelazione per noi: anche nella vita più contorta abita una briciola di bontà; nessuna vita, nessun uomo sono senza un grammo di luce.
Un assassino è il primo a mettere in circuito lassù il sentimento della bontà, è lui che apre la porta, che offre un assist, e Gesù entra in quel regno di ordinaria, straordinaria umanità. Non vedi che patisce con noi? Una grande definizione di Dio: Dio è dentro il nostro patire, crocifisso in tutti gli infiniti crocifissi della storia, naviga in questo fiume di lacrime.
La sua e nostra vita, un fiume solo. “Sei un Dio che pena nel cuore dell’uomo” (Turoldo). Un Dio che entra nella morte perché là entra ogni suo figlio.
Per essere con loro e come loro. Il primo dovere di chi vuole bene è di stare insieme a coloro che ama. Lui non ha fatto nulla di male. Che bella definizione di Gesù, nitida, semplice, perfetta: niente di male, a nessuno, mai. Solo bene, esclusivamente bene. Si instaura tra i patiboli, in faccia alla morte, una comunione più forte dello strazio, un momento umanissimo e sublime: Dio e l’uomo si appoggiano ciascuno all’altro.
E il ladro che ha offerto compassione ora riceve compassione: ricordati di me quando sarai nel tuo regno. Gesù non solo si ricorderà, ma lo porterà via con sé: oggi sarai con me in paradiso.
Come un pastore che si carica sulle spalle la pecora perduta, perché sia più agevole, più leggero il ritorno verso casa. “Ricordati di me” prega il peccatore, “sarai con me” risponde l’amore. Sintesi estrema di tutte le possibili preghiere. Ricordati di me, prega la paura, sarai con me, risponde l’amore. Non solo il ricordo, ma l’abbraccio che stringe e unisce e non lascia cadere mai: “con me, per sempre”. Le ultime parole di Cristo sulla croce sono tre parole da principe, tre editti regali, da vero re dell’universo: oggi-con me-nel paradiso.
Il nostro Gesù, il nostro idealista irriducibile, di un idealismo selvaggio e indomito! Ha la morte addosso, la morte dentro, e pensa alla vita, per quel figlio di Caino e dell’amore che sgocciola sangue e paura accanto a lui.
È sconfitto e pensa alla vittoria, a un oggi con me, un oggi di luce e di comunione. Ed è già Pasqua.(Letture: Secondo libro di Samuele 5,1-3; Salmo 121; Lettera ai Colossesi 1,12-20; Luca 23,35-43)© riproduzione riservata
AVVISI
DOMENICA 20 SOLENNITA’ DI GESU CRISTO RE DELL’UNIVERSO
Celebriamo oggi l’ultima domenica dell’Anno liturgico, chiamata solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, re dell’universo.
L’Anno liturgico è il simbolo del cammino della nostra vita: ha un suo inizio e un suo termine nell’incontro con Gesù nel regno dei Cieli, quando vi entreremo attraverso la porta stretta di “sorella morte” (san Francesco).
Con l’inizio dell’anno liturgico la prossima domenica (la I di Avvento), ci viene mostrata in anticipo la meta verso cui dirigere i nostri passi.
Se in vista di un esame ci fossero state date, un anno prima, le risposte alle domande, questo sarebbe stato un esame truccato; nella liturgia, invece, questo è un dono di Gesù, Maestro, perché ci permette di sapere:
quale strada intraprendere (Gesù, Via), quale pensiero seguire (Gesù, Verità), da quale speranza lasciarci animare (Gesù, Vita ) (da Vaticannews)
OGGI si celebra anche la Giornata di preghiera e sostegno( anche economico) per il Seminario.
LUNEDÌ 21 NOVEMBRE – FESTA DELLA MADONNA DELLA SALUTE
Nella chiesa di Santo Stefano le messe avranno il seguente orario
10.30 Santa Messa (Mons. M. Cusinato) preceduta dal S. Rosario ore 10.00
15.00 Santa Messa con l’Unzione degli infermi (Mons. A. Guidolin)
18.30 Santa Messa solenne preceduta dal S. Rosario ore 17.45
( Mons. Stefano Chioatto – Don Tiziano Ferronato, concelebranti )
GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE
Ore 20.30 Casa Toniolo: incontro sul tema “Catechesi e disabilità” con la partecipazione del Vescovo Michele
VENERDÌ 25 NOVEMBRE
Ore 20.30 Treviso, Collegio Pio X Conferenza organizzativa dell’associazione
“NOI Treviso” con la partecipazione del Vescovo Michele
ANGOLO DELLA CARITA’
Sono sempre più pressanti le richieste di aiuto per il sostentamento di persone in difficoltà. Cerchiamo di essere presenti con la nostra generosità in aiuto alle loro richieste tramite Caritas e/o attraverso i canali che conosciamo. Per la raccolta di cibo c’è sempre la “CESTA DELLA CARITÀ “ presso l’altare del Cristo Risorto.
GRAZIE
SETTIMANA LITURGICA
| DOMENICA 20 NOVEMBRE bianco
CRISTO RE – XXIV DOMENICA T.O. Solennità – Liturgia delle ore propria 2Sam 5,1-3; Sal 121; Col 1,12-20; Lc 23,35-43 |
| LUNEDI’ 21 NOVEMBRE bianco
Liturgia delle ore seconda settimana Presentazione della B. V. Maria – memoria Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore |
| MARTEDI’ 22 NOVEMBRE rosso
Liturgia delle ore seconda settimana S. Cecilia – memoria Vieni, Signore, a giudicare la terra |
| MERCOLEDI’ 23 NOVEMBRE verde
Liturgia delle ore seconda settimana S. Clemente I – memoria facoltativa Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente |
| GIOVEDI’ 24 NOVEMBRE rosso
Liturgia delle ore seconda settimana Ss. Andrea Dung-Lac e compagni – memoria |
| VENERDI’ 25 NOVEMBRE verde
Liturgia delle ore seconda settimana S. Caterina di Alessandria – memoria facoltativa Ecco la tenda di Dio con gli uomini! |
| SABATO 26 NOVEMBRE verde
Liturgia delle ore seconda settimana Ap 22,1-7; Sal 94; Lc 21,34-36 Marána tha! Vieni, Signore Gesù! |
| DOMENICA 27 NOVEMBRE viola
I DOMENICA DI AVVENTO Liturgia delle ore prima settimana Is 2,1-5; Sal 121; Rm 13,11-14a; Mt 24,37-44 |
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