FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA 6 – 13 NOVEMBRE 2022

Pubblicato giorno 5 novembre 2022 - Foglio Parrocchiale

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novembre 6 – 13

CONTENUTO

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 20,27-38)

In quel tempo, 27si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: 28«Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. 29C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. 30Allora la prese il secondo 31e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. 32Da ultimo morì anche la donna. 33La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». 34Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; 35ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: 36infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. 37Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. 38Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

COMMENTO DI P. E. RONCHI

Non è la vita che vince la morte, ma l’amore
Sono gli ultimi giorni di Gesù. I gruppi di potere, sacerdoti, anziani, farisei, scribi, sadducei sono uniti nel rifiuto di quel rabbì di periferia, sbucato dal nulla, che si arroga il potere di insegnare, senza averne l’autorità, senza nessuna carta in regola, un laico qualsiasi. Lo contestano, lo affrontano, lo sfidano, un cerchio letale che gli si stringe intorno. In questo episodio adottano una strategia diversa: metterlo in ridicolo.
La storiella paradossale di una donna, sette volte vedova e mai madre, è adoperata dai sadducei come caricatura della fede nella risurrezione dei morti: di quale dei sette fratelli che l’hanno sposata sarà moglie quella donna? Gesù, come è solito fare quando lo si vuole imprigionare in questioni di corto respiro, ci invita a pensare altrimenti e più in grande:
Quelli che risorgono non prendono moglie né marito. La vita futura non è il prolungamento di quella presente. Coloro che sono morti non risorgono alla vita biologica ma alla vita di Dio. La vita eterna vuol dire vita dell’Eterno.
Io sono la risurrezione e la vita, ha detto Gesù a Marta. Notiamo la successione: prima la risurrezione e poi la vita, con una sorta di inversione temporale, e non, come ci saremmo aspettati: prima la vita, poi la morte, poi la risurrezione. La risurrezione inizia in questa vita.
Risurrezione dei vivi, più che dei morti, sono i viventi che devono alzarsi e destarsi: risorgere. Facciamo attenzione: Gesù non dichiara la fine degli affetti. “Se nel tuo paradiso non posso ritrovare mia madre, tieniti pure il tuo paradiso” (David. M. Turoldo). Bellissimo il verso di Mariangela Gualtieri: io ringraziare desidero per i morti nostri che fanno della morte un luogo abitato.
L’eternità non è una terra senza volti e senza nomi. Forte come la morte è l’amore, tenace più dello sheol (Cantico). Non è la vita che vince la morte, è l’amore; quando ogni amore vero si sommerà agli altri nostri amori veri, senza gelosie e senza esclusioni, generando non limiti o rimpianti, ma una impensata capacità di intensità, di profondità, di vastità.
Un cuore a misura di oceano. Anzi: “non ci verrà chiesto di abbandonare quei volti amati e familiari per rivolgerci a uno sconosciuto, fosse pure Dio stesso. Il nostro errore non è stato quello di averli amati troppo, ma di non esserci resi conto di che cosa veramente stavamo amando” (Clive Staples Lewis).
Quando vedremo il volto di Dio, capiremo di averlo sempre conosciuto: faceva parte di tutte le nostre innocenti esperienze d’amore terreno, creandole, sostenendole, e muovendole, istante dopo istante, dall’interno. Tutto ciò che in esse era autentico amore, è stato più suo che nostro, e nostro soltanto perché suo. Inizio di ogni risurrezione.
(Letture: Secondo libro dei Maccabei 7,1-2.9-14; Salmo 16; Seconda lettera ai tessalonicesi 2,16-3,5; Luca 20,27-38)

AVVISI

 

OGGI DOMENICA GIORNATA MONDIALE DEL RINGRAZIAMENTO AL SIGNORE PER TUTTI I SUOI FRUTTI DELLA TERRA.

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE
Ore 18.30 Casa Toniolo: Consiglio pastorale diocesano, presieduto dal nostro Vescovo Michele.
Concerto in San Nicolò alle ore 20.45 – Sarà eseguito il “REQUIEM DI MOZART” in memoria di tutti i defunti della pandemia .

SABATO 12 NOVEMBRE
Ore 15.00 Treviso, Collegio Pio X: Meeting diocesano per operatori di Pastorale giovanile , con la presenza del Vescovo.

DOMENICA 13 NOVEMBRE – VI Giornata Mondiale dei Poveri
Si celebra la Giornata Mondiale dei Poveri, che Papa Francesco ha dedicato al tema “Gesù Cristo si è fatto povero per voi “ .
Ricordiamoci anche fattivamente dei poveri.
In internetct sul sito si può leggere la lettera integrale che il Papa ha scritto in questa occasione.

 

ANGOLO DELLA CARITÀ

E’ sempre attivo l’emporio solidale per la distribuzione di generi alimentari . Servono alimenti a lunga conservazione: tonno,olio, pelati, detersivi ecc..
Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto.
Per chi non può provvedere in modo diretto, può mettere le offerte nella cassetta accanto alla CESTA e/o fare versamenti sul conto intestato a: SAN VINCENZO DE PAOLI, via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE
IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO
GRAZIE

SETTIMANA LITURGICA

DOMENICA 6 NOVEMBRE verde

XXXII DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Liturgia delle ore quarta settimana

2Mac 7,1-2.9-14; Sal 16; 2Ts 2,16 – 3,5; Lc 20,27-38
Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto

LUNEDI’ 7 NOVEMBRE verde

Liturgia delle ore quarta settimana

Tt 1,1-9; Sal 23; Lc 17,1-6
Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore

MARTEDI’ 8 NOVEMBRE verde

Liturgia delle ore quarta settimana

Tt 2,1-8.11-14; Sal 36; Lc 17,7-10

La salvezza dei giusti viene dal Signore

MERCOLEDI’ 9 NOVEMBRE bianco

DEDICAZIONE BASILICA LATERANENSE
Festa – Liturgia delle ore propria

Ez 47,1-2.8-9.12 opp. 1Cor 3,9c-11.16-17; Sal 45;
Gv 2,13-22
Un fiume rallegra la città di Dio

GIOVEDI’ 10 NOVEMBRE bianco

Liturgia delle ore quarta settimana

S. Leone Magno – memoria
Fm 7-20; Sal 145; Lc 17,20-25
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe

VENERDI’ 11 NOVEMBRE bianco

Liturgia delle ore quarta settimana

S. Martino di Tours – memoria
2Gv 1a.3-9; Sal 118; Lc 17,26-37

Beato chi cammina nella legge del Signore

SABATO 12 NOVEMBRE rosso

Liturgia delle ore quarta settimana

S. Giosafat – memoria
3Gv 5-8; Sal 111; Lc 18,1-8

Beato l’uomo che teme il Signore

DOMENICA 13 NOVEMBRE verde

XXXIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Liturgia delle ore prima settimana

Ml 3,19-20a; Sal 97; 2Ts 3,7-12; Lc 21,5-19
Il Signore giudicherà il mondo con giustizia