FOGLIO PARROCCHIALE SETTIMANA 25 settembre – 2 OTTOBRE 2022

Pubblicato giorno 24 settembre 2022 - Foglio Parrocchiale

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SETTEMBRE 25 OTTOBRE 2

CONTENUTO

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 16,19-31)
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «19C’era
un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora
e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. 20Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, 21bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. 22Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo.
Morì anche il ricco e fu sepolto. 23Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. 24
Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. 25Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. 26Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. 27E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, 28perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. 29Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. 30E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. 31Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

COMMENTO AL VANGELO DI P. E. RONCHI

Attenzione agli invisibili Vi si rifugia l’eterno

Storia di un ricco, di un mendicante e di un “grande abisso” scavato tra le persone. Che cosa scava fossati tra noi e ci separa? Come si scavalcano?
Storia da cui emerge il principio etico e morale decisivo: prendersi cura dell’umano contro il disumano.
Primo tempo: due protagonisti che si incrociano e non si parlano, uno è vestito di piaghe, l’altro di porpora; uno vive come un nababbo, in una casa lussuosa, l’altro è malato, abita la strada, disputa qualche briciola ai cani. È questo il mondo sognato da Dio per i suoi figli? Un Dio che non è mai nominato nella parabola, eppure è lì: non abita la luce ma le piaghe di un povero; non c’è posto per lui dentro il palazzo, perché Dio non è presente dove è assente il cuore. Forse il ricco è perfino un devoto e prega: “ o Dio tendi l’orecchio alla mia supplica” , mentre è sordo al lamento del povero. Lo scavalca ogni giorno come si fa con una pozzanghera. Di fermarsi, di toccarlo neppure l’idea: il povero è invisibile a chi ha perduto gli occhi del cuore. Quanti invisibili nelle nostre città, nei nostri paesi! Attenzione agli invisibili, vi si rifugia l’eterno.
Il ricco non danneggia Lazzaro, non gli fa del male. Fa qualcosa di peggio:
non lo fa esistere, lo riduce a un rifiuto, a un nulla. Nel suo cuore l’ha ucciso. «Il vero nemico della fede è il narcisismo, non l’ateismo» (K. Doria). Per Narciso nessuno esiste. Invece un samaritano che era in viaggio, lo vide, fu mosso a pietà, scese da cavallo, si chinò su quell’uomo mezzo morto.
Vedere, commuoversi, scendere, toccare, verbi umanissimi, i primi affinché la nostra terra sia abitata non dalla ferocia ma dalla tenerezza.
Chi non accoglie l’altro, in realtà isola se stesso, è lui la prima vittima del “grande abisso” , dell’esclusione.
Secondo tempo: il povero e il ricco muoiono, e la parabola li colloca agli antipodi, come già era sulla terra. «Ti prego, padre Abramo, manda Lazzaro con una goccia d’acqua sulla punta del dito». Una gocciolina per varcare l’abisso.
Che ti costa, padre Abramo, un piccolo miracolo! Una parola sola per i miei cinque fratelli! E invece no, perché non è il ritorno di un morto che convertirà qualcuno, è la vita e i viventi. Non sono i miracoli a cambiare la nostra traiettoria, non apparizioni o segni, la terra è già piena di miracoli, piena di profeti: hanno i profeti, ascoltino quelli; hanno il Vangelo, lo ascoltino!
Di più ancora: la terra è piena di poveri Lazzari, li ascoltino, li guardino, li tocchino. «Il primo miracolo è accorgerci che l’altro esiste» (S. Weil).
Non c’è evento soprannaturale che valga il grido dei poveri. O il loro silenzio.
La cura delle creature è la sola misura dell’eternità.
(Letture: Amos 6,1.4-7; Salmo 145; 1 Timoteo 6, 11-16; Luca 16, 19-31)

AVVISI

Dmenica 25 settembre,
108.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, invitiamo a leggere il messaggio di Papa Francesco “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” -«Non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura»

Lunedì 26 settembre

Nell’Auditorium del Collegio San Pio X, si tiene l’incontro “Prese il pane,rese grazie”
(Lc 22, 29), un dialogo tra il vescovo Michele e Dino Boffo come momento culminante nell’ambito degli incontri “Il tempo del creato” per la salvaguardia del nostro pianeta.
Sempre il 26 settembre si celebra la Giornata per l’eliminazione totale delle armi nucleari.
Preghiamo perché questo auspicio possa al più presto realizzarsi.
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Preghiera di Papa Francesco

Signore, rendici portatori di speranza, perché dove c’è oscurità regni la tua luce, e dove c’è rassegnazione rinasca la fiducia nel futuro.
Signore, rendici strumenti della tua giustizia, perché dove c’è esclusione fiorisca la fraternità, e dove c’è ingordigia prosperi la condivisione.
Signore, rendici costruttori del tuo Regno Insieme con i migranti e i rifugiati e con tutti gli abitanti delle periferie.
Signore, fa’ che impariamo com’è bello vivere tutti da fratelli e sorelle. Amen.

 

ANGOLO DELLA CARITÀ

E’ sempre attivo l’emporio solidale per la distribuzione di generi alimentari . Servono alimenti a lunga conservazione: tonno,olio, pelati, detersivi ecc..
Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per la raccolta di cibo presso l’altare del Cristo Risorto.
Per chi non può provvedere in modo diretto, può mettere le offerte nella cassetta accanto alla CESTA e/o fare versamenti sul conto intestato a: SAN VINCENZO DE PAOLI, via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE
IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO
GRAZIE

SETTIMANA LITURGICA

 

DOMENICA 25 SETTEMBRE verde

XXVI DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Liturgia delle ore seconda settimana

Am 6,1a.4-7; Sal 145; 1Tm 6,11-16; Lc 16,19-31
Loda il Signore, anima mia

LUNEDI’ 26 SETTEMBRE verde

Liturgia delle ore seconda settimana

Ss. Cosma e Damiano – memoria facoltativa
Gb 1,6-22; Sal 16; Lc 9,46-50
Tendi a me l’orecchio, Signore, ascolta le mie parole

MARTEDI’ 27 SETTEMBRE bianco

Liturgia delle ore seconda settimana

S. Vincenzo de’ Paoli – memoria
Gb 3,1-3.11-17.20-23; Sal 87; Lc 9,51-56
Giunga fino a te la mia preghiera, Signore

MERCOLEDI’ 28 SETTEMBRE verde

Liturgia delle ore seconda settimana
S. Venceslao – memoria facoltativa
S. Lorenzo Ruiz e compagni – memoria facoltativa

Gb 9,1-12.14-16; Sal 87; Lc 9,57-62

Giunga fino a te la mia preghiera, Signore

GIOVEDI’ 29 SETTEMBRE bianco

Ss. MICHELE, GABRIELE e RAFFAELE Arcangeli
Festa – Liturgia delle ore propria

Dn 7,9-10.13-14 opp. Ap 12,7-12a; Sal 137; Gv 1,47-51
Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria

VENERDI’ 30 SETTEMBRE bianco

Liturgia delle ore seconda settimana

S. Girolamo – memoria
Gb 38,1.12-21; 40,3-5; Sal 138; Lc 10,13-16
Guidami, Signore, grande è la sua gloria

SABATO 1 OTTOBRE bianco

Liturgia delle ore seconda settimana

S. Teresa di Gesù Bambino – memoria
Gb 42,1-3.5-6.12-17; Sal 118; Lc 10,17-24

Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo, Signore

DOMENICA 2 OTTOBRE verde

XXVII DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Liturgia delle ore terza settimana

Ab 1,2-3; 2,2-4; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10
Ascoltate oggi la voce del Signore