FOGLIETTO PARROCCHIALE DOMENICA DI PASQUA

Pubblicato giorno 16 aprile 2022 - Foglio Parrocchiale

PER VEDERE IL FOGLIETTO  ORIGINALE CLICCARE QUI SOTTO

PASQUA

CONTENUTO

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

LA TOMBA VUOTA SEGNO DI RIPARTENZA PER OGNUNO

Comm. di P.E. Ronchi

Pasqua ci viene incontro con un intrecciarsi armonioso di segni cosmici: primavera, plenilunio, primo giorno della settimana, prima ora del giorno. Una cornice di inizi, di cominciamenti: inizia una settimana nuova (biblica unità di misura del tempo), inizia il giorno, il sole è nuovo, la luce è nuova.
Il primo giorno, al mattino presto, esse si recarono al sepolcro. Luca si è dimenticato il soggetto, ma non occorre che ci dica chi sono, lo sanno tutti che sono loro, le donne, le stesse che il venerdì non sono arretrate di un millimetro dal piccolo perimetro attorno alla croce. Quelle cui si è fermato il cuore quando hanno udito fermarsi il battito del cuore di Dio. Quelle che nel grande sabato, cerniera temporale tra il venerdì della fine e la prima domenica della storia, cucitura tra la morte e il parto della vita, hanno preparato oli aromatici per contrastare, come possono, la morte, per toccare e accarezzare ancora le piaghe del crocifisso. Le donne di Luca sono una trinità al femminile (R. Virgili): vanno a portare al Signore la loro presenza e la loro cura. Presenza: l’altro nome dell’amore.
Davanti alla tomba vuota, davanti al corpo assente, è necessaria una nuova annunciazione, angeli vestiti di lampi: perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui. È risorto. Una cascata di bellezza. Il nome prima di tutto: “il Vivente”, non semplicemente uno fra gli altri viventi, ma Colui che è la pienezza dell’azione di vivere. E poi: “non è qui”! Lui c’è, ma non qui; è vivo e non può stare fra le cose morte; è dovunque, ma non qui. Il Vangelo è infinito proprio perché non termina con una conclusione, ma con una ripartenza.
Pasqua vuol dire passaggio: abbiamo un Dio passatore di frontiere, un Dio migratore. Non è festa per residenti o per stanziali, ma per migratori, per chi inventa sentieri che fanno ripartire e scollinare oltre il nostro io.
Ed esse si ricordarono delle sue parole. Le donne credono, perché ricordano. Credono senza vedere; per la parola di Gesù, non per quella degli angeli; ricordano le sue parole perché le amano. In noi resta vivo solo ciò che ci sta a cuore: vive ciò che è amato, vive a lungo ciò che è molto amato, vive per sempre ciò che vale più della vita stessa. Anche per me, credere comincia con l’amore della Parola, di un Uomo.
Quello che occorre è un uomo / un passo sicuro e tanto salda / la mano che porge, che tutti / possano afferrarla (C. Bettocchi). Quello che occorre è l’umanità di Dio, che non se ne sta lontano, me entra nel nostro panico, nel nostro vuoto, visita il sepolcro, ci prende per mano e ci trascina fuori. E fuori è primavera.
Ecco il cuore di Pasqua: il bene è più profondo del male.
(Letture Messa del giorno: Atti 10,34a.37-43; Salmo 117; Prima Lettera Corinzi 5, 6-8; Giovanni 20,1-9 La riflesVangelo di Luca 24,1-12 della Veglia pasquale nella Notte Santa)

 

DOMENICA 17 APRILE bianco

DOMENICA DI PASQUA

NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE

Liturgia delle ore propria

At 10,34a.37-43; Sal 117; Col 3,1-4 opp. 1Cor 5,6-8; Gv 20,1-9 (sera: Lc 24,13-35)
Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo

LUNEDI’ 18 APRILE bianco

OTTAVA DI PASQUA

Liturgia delle ore propria
At 2,14.22-33; Sal 15; Mt 28,8-15

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio

MARTEDI’ 19 APRILE bianco

Liturgia delle ore propria

At 2,36-41; Sal 32; Gv 20,11-18

Dell’amore del Signore è piena la terra

MERCOLEDI’ 20 APRILE bianco

Liturgia delle ore propria

At 3,1-10; Sal 104; Lc 24,13-35

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore

GIOVEDI’ 21 APRILE bianco

Liturgia delle ore propria

At 3,11-26; Sal 8; Lc 24,35-48
O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

VENERDI’ 22 APRILE bianco

Liturgia delle ore propria

At 4,1-12; Sal 117; Gv 21,1-14
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo

SABATO 23 APRILE bianco

Liturgia delle ore propria

At 4,13-21; Sal 117; Mc 16,9-15

Ti rendo grazie, Signore, perchè mi hai risposto

DOMENICA 24 APRILE bianco

II DOMENICA DI PASQUA

Liturgia delle ore propria

At 5,12-16; Sal 117; Ap 1,9-11a.12-13.17-19; Gv 20,19-31
Rendete grazie al Signore perchè è buono: il suo amore è per sempre

AVVISI
Ricordiamo gli orari delle S. Messe:
Domenica a San Nicolò mattino ore 10.00 e serale alle ore 18.30.
Lunedì di Pasqua a S. Nicolò unica S. Messa alle ore 10.00.

Preghiera per la pace

Ci rivolgiamo a te, Maria, Madre di Dio e Madre nostra,
per invocare il dono della pace.
Volgi il tuo sguardo materno su tutti i tuoi figli.
Libera dalla guerra e dalla violenza le famiglie, le comunità, i popoli.
Aiutaci ad essere “artigiani di pace” per vivere come veri fratelli e
sorelle.
Con fiducia ti preghiamo:
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le
donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di
Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen.
Maria, Regina della pace, prega per noi

 

ANGOLO DELLA CARITÀ

In questi giorni di festa, non dimentichiamo chi è nel bisogno e nella difficoltà e i profughi.

Sono sempre più numerose le persone in difficoltà che si rivolgono all’Emporio Solidale presso l’Istituto Zanotti per chiedere generi alimentari . Servono alimenti a lunga conservazione: tonno,olio, pelati, detersivi ecc.. Nella nostra Chiesa è sempre disponibile LA CESTA DELLA CARITÀ per raccogliere cibo presso l’altare del Cristo Risorto. Per chi e non è in grado di provvedere in modo diretto, può mettere offerte nella cassetta accanto alla CESTA e/o fare versamenti sul conto intestato a: SAN VINCENZO DE PAOLI, via Canoniche 13 TREVISO indicando EMPORIO SOLIDALE IBAN IT 51 Z 03069 12080 100000003041 – Intesa San Paolo TREVISO

GRAZIE